Maddaloni: nuovo pronto soccorso, subito i lavori

Accordo tra Asl e Comune

Il progetto per il nuovo pronto soccorso all'ospedale di Maddaloni
Una mediazione molto sofferta. L'Asl ha urgente necessità di avviare i cantieri e la città ha bisogno di servizi sanitari di emergenza. È stata trovata,...

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Una mediazione molto sofferta. L'Asl ha urgente necessità di avviare i cantieri e la città ha bisogno di servizi sanitari di emergenza. È stata trovata, quindi, una soluzione di compromesso: saranno avviati subito i lavori di costruzione del nuovo pronto soccorso e dell'area di accettazione, con separazione della zona degenza da quella di accesso dell'utenza e dei visitatori. Entro dicembre 2024, l'ospedale di Maddaloni rientrerà definitivamente nella rete dell'emergenza sanitaria territoriale e dei servizi del 118. Questo, in sintesi, l'accordo siglato dai vertici dell'Asl con il sindaco Andrea De Filippo, alla presenza del consigliere regionale Vincenzo Santangelo e dell'assessore alla sanità Claudio Marone. Si esce allo scoperto. Sarà il manager Amedeo Blasotti a illustrare alla città, al consiglio comunale, ai sindacati e alle associazioni la «tipologia di intervento, la logica del progetto, la tempistica e la natura delle trasformazioni che subirà il locale nosocomio» dopo un ulteriore investimento di 16 milioni di euro, comprensivo dell'intervento di adeguamento sismico integrale dell'intero plesso, del consolidamento strutturale e riconversione funzionale alle attività chirurgiche del blocco operatorio.

Sale così ad oltre 20 milioni di euro, l'investimento per la riqualificazione strutturale e funzionale del Covid hospital. Una mediazione che inaugura i cantieri, ma soprattutto un anno per la riconversione del Covid hospital che diventerà, secondo le indicazioni del manager, il «primo ospedale sicuro della provincia di Caserta conforme a tutte le normative di sicurezza sanitaria». Respinte, invece, la richiesta di attrezzare temporaneamente il Pronto soccorso nei vecchi locali. «Avremo un servizio di emergenza - spiega il sindaco - ma sarà radicalmente nuovo. Non è fattibile collocare le urgenze e l'emergenza nei vecchi locali che diventeranno sede di nuove attività ambulatoriali». Considerata non fattibile, inefficace e rischiosa la riattivazione temporanea del pronto soccorso, in formato ridotto, per la prossima primavera. Non è tutto.

Entro settembre dovrà essere completata la riconversione delle terapie intensive (oggi calibrate sulla gestione del covid) al servizio delle attività sanitarie ordinarie che saranno riaperte. L'accordo è così importante e impattante per il territorio che, ieri sera, c'è stato un vertice straordinario di maggioranza. L'accordo è percepito come un bicchiere mezzo vuoto. Il sindaco previene le perplessità: «È confortante che saranno investiti subito altri 16 milioni. Sta sorgendo una struttura sanitaria di riferimento per il territorio. Puntiamo al risultato grosso invece delle soluzioni a ribasso». Intanto, l'Asl avvia il piano di potenziamento dei servizi ambulatoriali per il prossimo anno a partire dai "Percorsi ambulatoriali complessi e coordinati" (Pacc) di ortopedia, la chirurgia oculistica, i servizi oncologici, endocrinologia e diabetologia, l'attività diagnostica e radiografica, nonché delle degenze di medicina e pneumologia. Totale accordo invece per l'avvio della casa di comunità in via Campolongo e la creazione di nuovi parcheggi.

 

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Il Mattino