Paziente 18enne in escandescenze contro i medici: l'ospedale a pezzi

Paziente 18enne in escandescenze contro i medici: l'ospedale a pezzi
MADDALONI - Era stato curato e medicato per escoriazioni multiple. Eppure non è bastato: in evidente stato di alterazione ha inveito contro i sanitari di turno, sfasciato...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
MADDALONI - Era stato curato e medicato per escoriazioni multiple. Eppure non è bastato: in evidente stato di alterazione ha inveito contro i sanitari di turno, sfasciato alcune suppellettili del Pronto Soccorso, impedito l'assistenza ad altri pazienti presenti. Intorno alle 4.00 di ieri notte, lo stato di agitazione del 18enne Alfonso Laurenza ha paralizzato l'attività di urgenza-emergenza dell'ospedale di Maddaloni. Vissuti momenti di forte tensione presso il servizio di Triage. Tanto che sono dovuti intervenire i carabinieri, allertati come da ferrea disposizione aziendale dal personale in servizio, per ristabilire l'ordine e ripristinare l'area filtro e accettazione dei pazienti in base al codice d'emergenza.

 
«Era stato assistito dice Giacomo Silvestri, caposala del Pronto Soccorso che dà voce al personale aggredito- poi inspiegabilmente è tornato indietro ed è cominciata una inspiegabile aggressione agli infermieri assolutamente inspiegabile». In assenza del drappello di polizia interno è scattata la richiesta di intervento delle forze dell'ordine. Vissuti altri momenti di forte tensione. Dopo il danneggiamento aggravato, l'interruzione del pubblico servizio, ha opposto resistenza ai militari della stazione di Maddaloni e dell'aliquota radiomobile. Bloccato è stato tratto in arresto per «violenza, resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato, interruzione di pubblico servizio» e poi tradotto presso la propria abitazione agli arresti domiciliari. «Viviamo in trincea commenta Silvestri responsabile del Pronto Soccorso- non solo per l'ingiustificata insofferenza dei pazienti per le file e le attese. Esiste un fenomeno ben più preoccupante: la trasformazione dei sanitari in servizio nel bersaglio di tutte le frustrazioni, i disagi sociali e familiari di un'utenza proveniente da tutto il sud est casertano. Siamo diventati la cassa di risonanza e di sfogo dei disagi sociali». Oltre l'amarezza, umana e professionale, c'è un clima di vivo allarme. Tanto che, ieri mattina, il direttore sanitario Rino De Lucia (dimissionario e nel primo giorno di messa in pensione) è rimasto temporaneamente a suo posto in attesa della nomina del sostituto. «Raccogliere le testimonianze di colleghi spiega De Lucia- oggetto di epiteti e percosse è quanto di più umiliante si possa registrare sul piano professionale. Dell'accaduto ho provveduto a documentare i vertici aziendali».


Il primo a dare risonanza istituzionale, dopo le forti intemperanze registrate in corsia, è stato Stefano Graziano. Il presidente della commissione sanità del consiglio regionale ha espresso la «personale solidarietà agli operatori aggrediti in servizio la Pronto Soccorso». Un evento che lega, con un unico filo rosso, i molti, troppi episodi analoghi registrati negli ospedali campani. Dal rapido consulto, avvenuto nella direzione sanitaria dell'ospedale con i responsabili non solo delle unità operative dell'emergenza, è emersa la necessità di completare i lavori (già finanziati del Pronto Soccorso) a partire anche dal potenziamento del sistema di videosorveglianza. Ieri, è stato un giorno convulso per l'ospedale di Maddaloni per i problemi di sicurezza interna e quella di riorganizzazione della dirigenza sanitaria. Solo, ieri pomeriggio, è arrivata la comunicazione (in attesa di ulteriore conferma) della nomina di Angela Maffeo, già direttore sanitario all'ospedale di Aversa. Eppure a tenere banco tra medici e paramedici è il problema della gestione dei problemi di ordine pubblico creato dagli utenti. «Quanto è accaduto spiega Antonio Della Valle (Fials aziendale e caposala di ortopedia)- non è un caso isolato. Si confonde l'ospedale con la sala affollata del medico di base». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino