La Jabil Circuit Italia, multinazionale statunitense delle Tlc con stabilimento a Marcianise ( Caserta), ha avviato la procedura di licenziamento collettivo per 350 addetti del...
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Non è però in discussione la permanenza della Jabil a Marcianise. «Questa scelta - prosegue la nota - non è in alcun modo una valutazione negativa del duro lavoro e dell'impegno di questa grande squadra, bensì un passaggio essenziale per mettere in sicurezza l'esistenza futura dello stabilimento». Nel 2015 la Jabil acquistò lo stabilimento Ericsson ubicato nel vicino comune di San Marco Evangelista; già allora ci furono degli esuberi, poi si è scelta la strada dell'esodo volontario.
«Da diversi anni a questa parte - aggiunge la nota - il sito Jabil di Marcianise si è dovuto confrontare con un contesto economico sfidante. In ragione di tale dinamica, i volumi si sono ridotti e le risorse sono rimaste sotto-utilizzate. Per affrontare la situazione, collaborando con le organizzazioni sindacali e gli stakeholder locali e nazionali, Jabil ha intrapreso un programma di outplacement volontario per offrire ai propri dipendenti opportunità di reimpiego in altre aziende che si sono dimostrate disponibili ad assumerli. Lo scopo di questa iniziativa era quello di minimizzare l'impatto sociale della ristrutturazione. Nonostante questi sforzi e a seguito di una lunga ed estesa disamina della capacità produttiva attuale e prospettica, si è resa necessaria un'ulteriore riduzione della forza lavoro presso il sito Jabil di Marcianise entro settembre di quest'anno».
Uno sciopero di 8 ore con contestuale assemblea sindacale: è questa la prima risposta dei lavoratori dello stabilimento Jabil di Marcianise (Caserta) dopo l'annuncio della società, dato durante una riunione di tenutasi a Confindustria Caserta, di avviare la procedura per il licenziamento di 350 addetti del sito. L'astensione dal lavoro è stata proclamata dalle segreterie dei sindacati Uilm, Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Failms. Lo sciopero riguarderà tutti i turni di lavoro ed inizierà alle 8 di domani 25 giugno. Per discutere la vertenza, il Ministero ha convocato un tavolo il 27 giugno alle 10. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino