Marcianise: spaccio e matrimoni combinati, 28 misure al clan Belforte

16 sono in carcere e 7 agli arresti domiciliari

Arma dei carabinieri
I carabinieri di Marcianise hanno fermato, dopo un'ordinanza di misura cautelare emessa dal gip di Napoli, 28 indagati ritenuti appartenenti al clan camorristico Belforte,...

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I carabinieri di Marcianise hanno fermato, dopo un'ordinanza di misura cautelare emessa dal gip di Napoli, 28 indagati ritenuti appartenenti al clan camorristico Belforte, anche detto dei Mazzacane, attivo nella zona di Marcianise. Il gip ha disposto il carcere per 16 indagati, gli arresti domiciliari per altri 7 e l'obbligo di presentazione giudiziaria per 5 dei destinatari dell'ordinanza.

Le persone coinvolte sono tutte indagate per associazione dedita al traffico di stupefacenti e di numerosi episodi di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti, aggravati dal metodo mafioso. Ad alcuni sono contestati i reati di estorsione, usura, ricettazione, riciclaggio e anche favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e induzione di falso in atto pubblico, in quanto avrebbero combinato un falso matrimonio tra un cittadino italiano e una cittadina straniera, previo compenso, con lo scopo di far ottenere alla donna il permesso di soggiorno e successivamente la cittadinanza italiana.

Inoltre Giovanni Buonanno è indagato per oltraggio alla giustizia perchè avrebbe minacciato il collaboratore di giustizia Claudio Buttone, al fine di indurlo a rilasciare false dichiarazioni davanti alla Corte d'assise d'appello di Napoli in relazione all'omicidio di Andrea Biancur. Le indagini hanno permesso di ricostruire l'attività illecita del clan e in particolare l'attività di spaccio di cocaina, a Marcianise e nei comuni limitrofi fino a far gravitare i propri interessi criminali anche a Milano, trafficando ingenti quantità di cocaina.

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Il Mattino