Marcianise, la storia del calcio ai 65 anni dell'Unione Sportiva

65 anni Unione sportiva Marcianise
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CASERTA - Non ha tradito le attese la festa organizzata ieri mattina nella sede dell’Unione Sportiva Marcianise, in piazza Umberto I, per ricordare i 65 anni dalla fondazione. All’appuntamento organizzato dal presidente, Vincenzo Sagliano, dal suo vice Domenico Campomaggiore e dal cassiere, Mimì Mezzacapo, detto Altobelli, tante vecchie glorie del calcio marcianisano e tanti altri che hanno militato nella compagine sportiva.


Tra gli altri erano presenti l’ex sindaco di Marcianise Antonio Tartaglione con gli allora compagni di squadra i casertani Giovanni Pasquariello Walter Acierno e Giovanni Rea, mister Marco Fazzi, Michele Corsale; quelli di qualche anno prima, Pasquale Squeglia, Angelo Piccolo, Gino Trombetta, Franco Capone, figlio del primo presidente del sodalizio, Mimì, fino a quelli più anziani, come Attilio e Mimì Zuna. I campioni della Rifo Sud con Pierino Zinzi, Enzo Iovino, Michele Licito fino ai rappresentanti dell’attuale compagine che milita in serie D, con il diesse Salvatore D’Anna e il capitano Michele Ciano.

Al raduno, introdotto dalla voce storica dello stadio Progreditur, Peppe Natale e dal redattore capo del Mattino, Antonello Velardi, che ha fatto un excursus storico della società ringraziando Mimì Altobelli per la passione che mette nell’organizzazione dell’evento, ha partecipato anche il commissario prefettizio Antonio Reppucci, che ha rivelato nel suo intervento la passione per il calcio e per il Napoli, i suoi passati da arbitro di Promozione e la minuziosa conoscenza dei calciatori. Dopo la foto di gruppo, tutti a spegnere le candeline sulla torta di un metro quadrato con i colori sociali su cui era raffigurato il numero 65 come gli anni della società ed un pallone. Ricordati anche i calciatori che non ci sono più, come Pierino Squeglia, Piero Trombetta, Angelino Allegretta, e quelli scomparsi più recentemente come Giuseppe Itro e Renato Ferraro. Fondata il 15 gennaio 1951 da un manipolo di sportivi, tra i quali i fratelli Mimì (primo presidente) e Vincenzo Capone (più volte sindaco di Marcianise), che riprese la denominazione di un’altra associazione fondata nel 1931 e scomparsa negli anni del secondo conflitto mondiale. Attualmente sopravvive grazie all’iniziativa di pochi animatori ed un gruppo di soci. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino