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Via Guido Rossa a Marcianise è una strada a scorrimento veloce. In una casa al pian terreno, venerdì sera, c'era la signora Amelia (nome di fantasia) che stava per chiudere le imposte e andare a dormire. Ma Amelia, nel tentativo di chiudere a chiave la porta-finestra che affaccia in strada, si è trovata di fronte tre uomini con accento straniero ad aspettarla. Uno dei tre le ha preso le mani, in un attimo le ha unite e legate dietro la schiena, mentre gli altri due le chiedevano in maniera insistente dove fosse l'oro in casa.
Amelia, 82 anni e una tempra di una ragazzina, si è opposta alla furia dei rapinatori: «No, non vi dirò nulla», è stata l'unica frase che è riuscita a dire. A quel punto, però, è scattata la violenza. L'anziana è stata picchiata ed è stata costretta a stare ferma da uno dei malviventi, «eletto» a suo carceriere. I due complici, intanto, hanno messo a soqquadro l'abitazione della povera Amelia e quando hanno trovato finalmente l'oro hanno fatto cenno al complice di lasciar perdere la donna. La fuga rocambolesca dei rapinatori, con tanto di bottino, è stata istantanea.
Appena ripresa dallo spavento, la donna ha dato l'allarme ai vicini che hanno subito telefonato ai carabinieri della stazione di Marcianise, accorsi sul posto nel giro di qualche minuto.
La sua storia ricorda che azioni simili - forse anche più violente di questa - se ne registrano tantissime nell'intera provincia. A Casolla, località di Caserta, solo due settimane fa i ladri svaligiarono un'abitazione, mentre in un'altra occasione a San Nicola La Strada e poi sempre a Caserta, probabilmente la stessa banda, cercò di entrare in casa, non riuscendoci.
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Il Mattino