Dragoni. «Tutti siamo in parte responsabili di questa tragedia». Con queste parole il parroco di Dragoni, don Davide Ortega, ieri mattina, ha iniziato la sua omelia in...
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La chiesa dell’Annunziata era stracolma non solo di dragonesi, ma anche di gente proveniente da gran parte del Matesino. Don Davide nell’omelia ha sottolineato che «Maria rimarrà per sempre nella sua famiglia, tra i suoi amici e nella sua comunità perché lei non è una perdente. Perché a perdere sono le persone che non credono nella vita». Poi riferendosi alla tragedia ha aggiunto: «Grazie Maria. Attraverso il tuo sacrificio possiamo svegliarci per non essere vittime di una società che deve cambiare. La violenza sulle donne di fatto la viviamo tutti i giorni attraverso pregiudizi che non portano alla crescita globale».
Il parroco, di origini peruviane, ha anche raccontato di «conoscere Maria personalmente da quando, quattordici anni anni fa, sono arrivato a Dragoni. L’ho conosciuta attraverso i suoi figlioli che hanno fatto tutti i percorsi di catechesi». Del dramma ne ha discusso anche con i ragazzi del campo scuola «In questi giorni ho chiesto cosa abbiano provato, mi hanno risposto: “paura, rabbia, tristezza”». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino