Santa Maria Capua Vetere, maxi-processo su violenze in carcere: ex detenuto teste-chiave non si presenta

Alla prossima udienza sarà accompagnato a testimoniare dalle forze dell’ordine

L’esterno della casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere
Sarà accompagnato in aula dai carabinieri, all’udienza del prossimo 29 aprile, l’ex detenuto Ciro Motti, 45 anni, di Aversa, uno dei testi-chiave al maxi...

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Sarà accompagnato in aula dai carabinieri, all’udienza del prossimo 29 aprile, l’ex detenuto Ciro Motti, 45 anni, di Aversa, uno dei testi-chiave al maxi processo sui pestaggi avvenuti nella casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere il 6 aprile del 2020.

Oggi, la Corte di Assise di Santa Maria - presieduta dal magistrato Roberto Donatiello -  ha infatti disposto l’accompagnamento coattivo per il teste che si era detto impossibilitato di intervenire in aula a testimoniare, adducendo a malori e crisi d’asma, ma senza alcuna certificazione medica.

L'udienza è stata sospesa per oltre quattro ore in attesa dell'esito di una visita medica disposta dalla Corte presso il domicilio casertano del Motti (residente oggi a Roma), con la quale poi si è accertato che il teste era in condizioni di partecipare fisicamente in aula.

Nel maxi processo con 105 imputati, Motti è una delle tante parti offese: si tratta di una delle vittime dei pestaggi commessi, secondo l'accusa, da diversi agenti individuati dalla Procura della Repubblica sammaritana. Violenze avvenute nella cella numero 3 della quarta sezione del reparto Nilo, dove era ristretto l’ex detenuto quattro anni fa.

 

 

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Il Mattino