Avrebbero dovuto occuparsi della manutenzione dell’impianto di pubblica illuminazione a San Marcellino, ma a un certo punto la Tls Led Esco srl non ha più i mezzi per...
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Non c’è solo la vicenda delle mazzette che ha coinvolto gli amministratori di San Marcellino nella voluminosa ordinanza emessa dal gip capitolino. Nel corso delle indagini, infatti, i finanzieri ricostruiscono nel dettaglio tutti gli affari di Papello e scoprono che tra i suoi contatti c’è anche un carabiniere «infedele» in servizio alla Garbatella di Roma. L’appuntato scelto Ermanno Mazzei da ieri è agli arresti domiciliari. Perché, ritiene il gip, d’accordo con Papello ha verbalizzato una denuncia in una data antecedente quella in cui è stata realmente sporta per fare un favore all’imprenditore. Alla base dell’esposto ci sarebbe, secondo la Procura di Roma, la necessità da parte di Papello di colpire un soggetto al quale aveva emesso un assegno scoperto di 30mila euro. È indagato, per questa vicenda, anche un carabiniere in congedo che avrebbe fatto tra tramite tra Papello e Mazzei.
L’inchiesta coinvolge complessivamente 19 persone, di cui otto sottoposti agli arresti domiciliari e due in carcere, che rispondono, a vario titolo, di corruzione, falso, abuso d’ufficio, bancarotta fraudolenta. Al centro di tutte le vicende c’è sempre Papello, che oltre ad essere stato legato a diversi parlamentari, ha ricoperto anche altri svariati incarichi, tra i quali quello di consigliere di amministrazione di Anas Spa e di direttore e tesoriere della «Fondazione della Libertà per il bene comune».
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Il Mattino