Garantiti i Livelli Essenziali di Assistenza all'ospedale di Sessa Aurunca. Il direttore generale dell'Asl di Caserta Ferdinando Russo ha, infatti, comunicato di aver...
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Per raggiungere questo risultato in così breve tempo (i licenziamenti sono della metà di agosto), «siamo ricorsi alle prestazioni aggiuntive e abbiamo sospeso le prestazioni esterne continua ancora Di Girolamo - . In pratica abbiamo revocato le convenzioni con altre aziende secondo cui avveniva una sorta di prestito delle unità». Sebbene dal primo settembre il reparto potrà partire a tamburo battente, l'attività verrà ridotta solo per la giornata del tre settembre quando sono previsti alcuni interventi per l'energia elettrica.
«Di fatto il reparto è sempre aperto e non interrompe la propria attività. Per quella giornata però verranno sospesi i ricoveri di urgenza dal servizio del 118, al netto del servizio dei pazienti già ricoverati che non cesserà», tiene a precisare il neodirettore sanitario. Proprio per far fronte alla carenza di anestesisti, il direttore Russo ha dovuto velocizzare l'espletamento dell'avviso pubblico da cui sono stati reclutati quattro specialisti che dovrebbero entrare proprio nel presidio sessano entro i prossimi giorni. Almeno dal punto di vista assistenziale, quindi, l'ospedale San Rocco di Sessa non dovrebbe avere altri intoppi. Dalla bufera giudiziaria di aprile che vide diversi indagati per assenteismo e la struttura posta sotto sequestro, sembra che l'ospedale sessano stia ora cercando di rialzarsi. Inoltre, è recente la denuncia da parte di un cittadino circa una possibile irregolarità del regime intramoenia.
«L'Alpi, il regime livero professionale, dovrà essere di nuovo regolamentato ha dichiarato giorni fa il direttore generale dell'Asl Russo al netto delle verifiche che verranno compiute sul caso denunciato dall'utente». In realtà, l'ospedale San Rocco di Sessa non è l'unica spina nel fianco che si è ritrovato il nuovo direttore dell'Azienda Sanitaria Locale. Diversi i punti critici del territorio che dovranno essere affrontati dalla nuova squadra dirigenziale. In prima istanza quella della grave carenza di personale di diversi servizi, anche emergenziali come quello del 118. «Stiamo cercando di sbloccare la situazione commenta ancora il direttore sanitario -. Sicuramente dovremo valutare l'attività del servizio e quella dell'ente di volontariato cui l'Asl è ricorsa per la copertura dei turni». Per ora, dunque, l'emergenza sembra rientrata. Ora toccherà ai nuovi vertici valutare tutte le altre criticità e stilare un cronoprogramma per trovare soluzioni in tempi più brevi possibile. Tra questi senz'altro c'è il problema occupazionale, non solo in termini di reclutamento ma anche in quelli di riorganizzazione interna delle unità ad oggi operative in alcune aree piuttosto che in altre. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino