Quando li hanno visti arrivare a bordo di una Smart, nessuno poteva immaginare che dall'auto sarebbero scesi due brandendo una mazza da baseball. E invece, giovedì...
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«Non saprei dare altre spiegazioni o indicazioni. Nell'ultimo periodo l'unica cosa che posso collegare è solo quel sinistro avuto», ha riferito Maisto ai carabinieri. E poi: «hanno agito con una tale violenta arroganza tipica dei camorristi, che non può assolutamente essere lasciata impunita». Uno dei due giovani, di cui è stato tracciato un profilo, sarebbe stato anche riconosciuto dalle pagine social ed a disposizione degli inquirenti è stato messo anche il numero della targa dell'auto, a bordo della quale i due aggressori hanno messo in atto quella che ha davvero i contorni di una spedizione punitiva. Nonostante la concitazione dei momenti, chi era presente è riuscito a memorizzare la serie di lettere e numeri e consegnarla ai militari. Le ipotesi sono tutte aperte. Il sindaco Luigi Della Corte, ha intanto, allontanato lo spettro di un'azione riferita all'incarico di assessore comunale. «L'accaduto non riguarda certamente il suo operato di assessore comunale, la radice va sicuramente rintracciata in accadimenti personali». «Spero che i carabinieri individuino presto i responsabili», ha aggiunto Della Corte.
L'anno scorso e sempre di novembre, fuori casa di Maisto, apparve la scritta: «Venduto». Era la seconda volta che accadeva, la prima risaliva a meno di due mesi prima. Il primo a lanciare l'allarme, in quell'occasione, fu il sindaco Della Corte sottolineando il clima di tensione politico che si stava vivendo in paese e che si correlava al passaggio di Maisto in maggioranza. Una scelta che era stata sgradita a molti, visto che il medico aveva guidato nelle ultime amministrative una coalizione per diventare primo cittadino. Casi diversi e probabilmente anche autori diversi, così come pure le conseguenze per il medico 70enne che mai si sarebbe aspettato di essere protagonista di una vicenda del genere. Restano interrogativi importanti e non solo per capire gli autori della violenza ma anche l'ambiente nel quale è maturata la decisione di salire in macchina, una mattina qualsiasi di novembre e prendere a bastonate un uomo.
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Il Mattino