Migranti, il Comune di Caserta rinnova il progetto Sprar

Migranti, il Comune di Caserta rinnova il progetto Sprar
Il Comune di Caserta parteciperà al bando per il rinnovo del progetto Sprar, in scadenza a dicembre 2019. Lo ha annunciato il sindaco Carlo Marino nel corso del concerto...

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Il Comune di Caserta parteciperà al bando per il rinnovo del progetto Sprar, in scadenza a dicembre 2019. Lo ha annunciato il sindaco Carlo Marino nel corso del concerto gratuito tenuto a Villa Giaquinto, bene gestito da un comitato di cittadini, e organizzato a sostegno dell'Ex Canapificio, il centro sociale sotto sequestro da più di due mesi, che nella città della Reggia gestisce appunto lo Sprar - Sistema di protezione e accoglienza per richiedenti asilo e rifugiati - ma anche servizi per cittadini, come il progetto Piedibus e lo sportello per le richieste del Redditi di Cittadinanza. Il nuovo progetto Sprar dovrebbe avere durata triennale. Al momento però il progetto per migranti - triennio 2017-2019 - vive una fase di difficoltà a causa del blocco dei fondi da parte del Ministero dell'Interno, che non ha ancora liquidato l'ultima tranche del 2018. La rete di accoglienza ha così accumulato ingenti debiti, trovandosi senza più soldi per acquistare finanche il cibo per le 200 persone accolte in 24 appartamenti diffusi, tra uomini, donne e bambini.


«È importante - dice Mimma D'Amico, del centro sociale Ex Canapificio - che il Comune voglia rinnovare lo Sprar; peraltro lo stesso Viminale che blocca illegittimamente i fondi, ci ha premiato per le buone pratiche adottate nella gestione dell'accoglienza, dell'integrazione e dell'inclusione nel tessuto cittadino dei migranti». Marino ha anche proposto al Centro Sociale, la cui sede - un capannone che una volta ospitava un canapificio - è sotto sequestro per criticità strutturali, di usare un ex asilo ubicato in centro in attesa che venga messa in sicurezza l'immobile da parte della Regione, che ne è proprietaria. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino