Migranti, nuovi arrivi e proteste a San Nicola

Migranti, nuovi arrivi e proteste a San Nicola
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CASERTA - Cresce il numero degli immigrati in provincia di Caserta. Gli ultimi arrivi appena due giorni fa mentre una nuova ondata è prevista per le prossime ore. Stando ai dati forniti dalla prefettura solo nel comune di San Nicola la Strada sarebbero stati ospitati oltre 200 extracomunitari distribuiti tra un noto albergo e un palazzo di viale Carlo III. La ricerca di strutture disponibili sul territorio tuttavia continua e non si esclude la possibilità di allestire una tendopoli (ancora top secret le possibili location) qualora non si riuscisse a intercettare tutti i posti necessari. Un’ipotesi che assume maggiore consistenza dopo il nulla di fatto registrato dalla gara (l’ennesima) bandita dalla prefettura per la gestione dei servizi di accoglienza. In attesa della nuova seduta, prevista per questa mattina con eventuale prosieguo il primo giugno, e per la quale pare abbiano presentato domanda di partecipazione appena due cooperative, la prefettura sta sondando il terreno attraverso sindaci, parroci e associazioni, per valutare le disponibilità.


L’appalto, del valore di poco più di 8 milioni, prevede un’accoglienza della durata di circa sei mesi (presumibilmente dall’1 luglio al 31 dicembre) salvo eventuali proroghe. L’obiettivo della prefettura, infatti, è quello di intercettare complessivamente almeno 1280 posti in tutta la provincia. Nel dettaglio il bando prevede una suddivisione dell’area in otto lotti territoriali (ciascuno dei quali raggruppa una serie di comuni). Tra questi Caserta, Casagiove, Castel Morrone, Maddaloni, Marcianise, Caiazzo, Teano, Aversa, Teverola e Sparanise. Sono esclusi, tra gli altri, i comuni di Castel Volturno e Mondragone ma anche le fasce costiere di Cellole e Sessa Aurunca in quanto hanno già superato la quota massima consentita. Altro dato significativo infine quello relativo allo screening sanitario degli ospiti che la gara assegna proprio ai centri di accoglienza temporanea. Ogni struttura dovrà infatti adottare le prime misure di profilassi e di sorveglianza sanitaria e una visita preliminare degli ospiti. È previsto infatti che il centro disponga di almeno due stanze da destinare alla quarantena in caso di eventuali contagi.


Ieri, intanto, tensione a San Nicola la Strada. «Con tanti comuni nella nostra provincia e con l’Italia così grande tutti qui li dovevano mandare?». È questa la domanda che si è posto più di un residente, non solo quelli che vivono nei pressi di quello conosciuto come il «palazzo dei ferrovieri», dove da pochi giorni è alloggiata una settantina di migranti, che si aggiungono agli oltre cento e passa che sono da tempo presso l’ex Hotel Serenella.
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Il Mattino