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Erano più di 100 i vigili urbani e gli ausiliari che parteciparono ai progetti denominati «Obiettivo sicurezza stradale» e Nnidac insieme a carabinieri e dipendenti dell'Asl. Dodici notti di lavoro fino alle 4 di mattina per garantire ai cittadini di Caserta di vivere tranquillamente la movida. Era il 2013. Sono passati 9 anni e quei dipendenti del Comune, molti dei quali ora in pensione, attendono tuttora di essere pagati per quei servizi straordinari. E dovranno attendere ancora visto che l'Organismo straordinario di liquidazione ha negato l'ammissione alla massa passiva della somma da loro avanzata. Con delibera firmata il 26 maggio, i componenti dell'Osl Marcello Cosconati, Fabrizio Orano e Massimo Cassano hanno bocciato la richiesta di 107 tra vigili urbani, ausiliari e dipendenti del Municipio che avevano reclamato il pagamento di circa 213mila euro per straordinari effettuati negli anni 2013 e 2014. Si parte da circa 400 euro fino a un massimo di 6.300 euro per ognuno.
Nella riunione di giovedì scorso l'Osl ha esaminato il provvedimento relativo alle richieste di pagamento per prestazioni per lavoro straordinario svolto dal personale dipendente dell'ente in servizio presso il comando di polizia municipale, negli anni 2013 e 2014, per il progetto «Obiettivo sicurezza stradale» nonché, per alcuni, per il credito residuo del progetto denominato Nnidac.
Ad annunciarlo è il rappresentante sindacale della Cisl Luigi Vitelli, che già questa mattina sarà a colloquio con il suo collega della Usb Francesco Tescione «per organizzarci». Vitelli ricorda che «in quegli anni (2013-2014) abbiamo lavorato tanto. La movida casertana è iniziata proprio nel 2013 e i progetti organizzati con il Ministero furono importanti e faticosi. In strada fino alle 4 di mattina insieme a carabinieri e personale dell'Asl. E mentre loro hanno ricevuto il compenso dovuto, noi del Comune niente e siamo ancora qui ad attendere per ricevere quanto ci spettava nove anni fa. Il lavoro è sacro e noi garantiremo sempre l'ordinario, ma qualche azione dimostrativa dovrà esserci perché non è una cosa giusta lavorare e poi elemosinare per l'indennizzo».
E il primo atto di protesta già c'è stato visto che durante il fine settimana scorso a svolgere il servizio straordinario di controllo della movida c'erano solo 4 vigili e questo week end «a mezzanotte i caschi bianchi a casa afferma Vitiello senza svolgere alcuna azione di controllo». Dei 12 vigili che avevano dato disponibilità infatti dieci hanno rinunciato allo straordinario perché non sono stati pagati per quello effettuato ad aprile. Per timore di dover lavorare a costo zero hanno deciso di non lavorare affatto. Nemmeno le rassicurazioni fatte dall'assessore Massimiliano Marzo sono servite a convincere i vigili.
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