CASERTA - L’assemblea dei soci del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop ha eletto ieri il nuovo Consiglio di Amministrazione, che...
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Sarà il Consiglio di Amministrazione ad eleggere al proprio interno, nelle prossime settimane, il nuovo presidente e i due vicepresidenti del Consorzio di Tutela della mozzarella di bufala campana Dop. È stato rinnovato anche il Comitato Paritetico, composto da 6 membri, 3 appartenenti alla categoria dei caseifici e 3 a quella degli allevatori produttori di latte. Ne fanno parteAlfonso Cutillo, Pasquale Colangelo, Giovanni Capezzuto, Marina Cerrone, Giuseppe Polito e Giovanni Capezzuto (1959). Il Comitato Paritetico è guidato dal direttore del Consorzio, Pier Maria Saccani, e opera in modo indipendente dal CdA. Confermato il collegio dei sindaci, formato dal presidente Antonio Pagano, da Vito Iannella e Nicola Di Giaimo.
I lavori dell’assemblea sono stati introdotti dal presidente uscente, Domenico Raimondo, che ha tracciato il bilancio del suo mandato: “Sono stati tre anni ricchi di novità, di sfide vinte, mentre altre sono ancora da cogliere. Abbiamo raggiunto risultati importanti che hanno consolidato il ruolo del Consorzio di tutela. La partecipazione al voto e l’interesse crescente verso il nostro organismo sono un ottimo viatico per un futuro di ulteriore crescita”.
Tre i punti principali segnalati dal presidente nella sua relazione: “Abbiamo istituito il comitato scientifico presieduto dal rettore dell’università Federico II di Napoli, Gaetano Manfredi. Un organismo che dà prestigio e riconoscimento di serietà e impegno anche all’esterno. Poi abbiamo trasferito la nostra sede nelle Cavallerizze della Reggia di Caserta, ma non è stato solo un trasloco, piuttosto l’adesione a un’idea di sviluppo che avevamo da tempo in mente e che coniuga un’eccellenza agroalimentare come la mozzarella a un’eccellenza del patrimonio culturale come la Reggia. Inoltre abbiamo appena presentato la prima scuola al sud di formazione lattiero casearia. Oggi è fondamentale avere persone qualificate e dipendenti capaci di affrontare i problemi tecnici con una visione moderna. Un salto decisivo. Tutti questi sono gli ingredienti per il futuro. Ora ci sono tutte le condizioni (politiche, economiche, strutturali) per poter incrementare la forza e il ruolo del Consorzio in Italia. Dobbiamo andare avanti sulla strada tracciata – ha concluso Raimondo – rafforzando il cammino e il prestigio del nostro organismo. E dobbiamo farlo tutti insieme”. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino