Scandalo mozzarella alla soda, il Riesame «scagiona» uno degli indagati

mozzarella
CASERTA - Dopo la revoca degli arresti domiciliari disposta dal gip Alessandra Grammatica, il tribunale del Riesame annulla l’ordinanza spiccata il...

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CASERTA - Dopo la revoca degli arresti domiciliari disposta dal gip Alessandra Grammatica, il tribunale del Riesame annulla l’ordinanza spiccata il 31 gennaio scorso nei confronti di uno dei titolari dei caseifici coinvolti nell’inchiesta sulla mozzarella Dop adulterata con la soda caustica. Il collegio difensivo che rappresenta Gennaro Falconiero (avvocati Antonio Abet, Marco Muscariello e Michele Dell’Aquila) ha ottenuto l’annullamento della misura dalla X sezione del tribunale del Riesame (presidente Paola Faillace).



Falconiero, titolare del caseificio «San Maurizio», era accusato di avere acquistato latte vecchio «rivitalizzato» con l’aggiunta di soda caustica dal caseificio «Sorrentino» di Santa Maria la Carità. Il Riesame, accogliendo l’istanza della difesa, ha ritenuto che non ci siano, nei confronti di Falconiero, i gravi indizi di colpevolezza. Al centro dell’inchiesta della guardia di finanza ci sono i fratelli Luca e Salvatore Bellopede, titolari del caseificio «Bellopede e Golino», sequestrato con le accuse di aver prodotto mozzarella con latte adulterato alla soda, di aver usato latte di vaccino spacciandolo per bufala campana dop, di aver acquistato consapevolmente latte proveniente da mucche affette da tubercolosi e di avere affumicato prodotti caseari con fuoco prodotto con cartoni e volantini, in barba alle normative igienico sanitarie. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino