Addio alla nonnina dei gatti: morta dopo l'ultimo pasto ai randagi

Muore la nonnina che sfamava i gatti
Credeva di compiere un gesto sublime, ogni giorno, dando da mangiare a quei gattini che nessuno voleva. Lei si chiamava Filomena Stura, ma da tutti a Caserta era conosciuta come...

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Credeva di compiere un gesto sublime, ogni giorno, dando da mangiare a quei gattini che nessuno voleva. Lei si chiamava Filomena Stura, ma da tutti a Caserta era conosciuta come «la nonnina dei gatti». Ottantaquattro anni, una borsa sempre in mano. Filomena ieri pomeriggio si è sentita male in strada, dopo aver fatto il suo «dovere» di nonna per quei gatti che amava, nonostante il freddo e la pioggia. I titolari del ristorante «La Leccese» l'hanno soccorsa, ma dopo pochi minuti era già morta. E mentre l'ambulanza portava via il corpo di quell'anziana che viveva sola in un appartamento grandissimo in via Battisti, le lacrime scendevano giù sul volto dei camerieri dei locali e dei negozianti. Anche i poliziotti della sezione volante della questura di Caserta si sono commossi. In realtà, tutti nel rione la conoscevano e la osservavano, ogni giorno, in compagnia dei suoi amici a quattro zampe.

In estate e in inverno era sempre lì, fra via Battisti e via Roma, a dar da mangiare ai piccoli vagabondi che affollano le strade dei ristoranti di via Verdi: quei gattini che ad agosto accarezzano, con le loro code, le gambe dei turisti fermi ai tavoli dei bar e, in inverno, cercano riparo fra i sacchi della spazzatura. Ad accarezzarli, c'era sempre e solo lei: Filomena. Che nella sua borsetta aveva del cibo per i suoi «piccini». Tutti si chiedevano il perchè di questo attaccamento. Tutti tranne lei. Che non amava le domande. E non si chiedeva forse neanche le ragioni della sua passione. Lei, che è stata capace solo di rispetto quei gatti che nessuno voleva. Fino alla fine. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino