Natale alla Reggia di Caserta: tanti e venti e torna il pastore del re rubato

In programma mostre, performance musicali e di danza, laboratori per grandi e piccini, concerti, visite dedicate e aperture straordinarie

Il pastore ritrovato
Mostre, performance musicali e di danza, laboratori per grandi e piccini, concerti, visite dedicate e aperture straordinarie: è «ricco» alla Reggia di Caserta...

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Mostre, performance musicali e di danza, laboratori per grandi e piccini, concerti, visite dedicate e aperture straordinarie: è «ricco» alla Reggia di Caserta il calendario delle attività natalizie, presentato oggi nel corso di una conferenza stampa tenutasi nella Sala degli Incontri d'arte, trasmessa in diretta streaming sui canali Facebook e YouTube del Museo, con l'obiettivo di «far conoscere alla stampa e al pubblico dei social - ha detto il direttore generale del Palazzo Reale Tiziana Maffei - le diverse attività che arricchiranno l'offerta di fruizione della Reggia di Caserta, anche al fine di favorire gli operatori turistici e le strutture ricettive del territorio».

Principio ispiratore del programma di eventi sono le Celebrazioni vanvitelliane, visto che quest'anno si celebra il 250esimo anniversario della nascita dell'architetto della Reggia, Luigi Vanvitelli. Si parte il 25 novembre con la mostra «Le pietre e la Reggia: da Apricena a Caserta», aperta fino al 3 marzo 2024 nella Castelluccia del Parco reale, e curata dall'amministrazione comunale di Apricena; saranno esposte le opere di Francesco Granito, Giuliano Vangi, Cristian Biasci e Ugo La Pietra; la mostra intende valorizzare il patrimonio delle cave di marmo di cui Vanvitelli si servì per la costruzione della Reggia casertana. Il Teatro di Corte sarà visitabile tutti i giorni di apertura della Reggia e saranno tre le aperture straordinarie: il 20 dicembre, il 26 dicembre, giorno di Santo Stefano, e il 2 gennaio, che cade di martedì (giorno di ordinaria chiusura del Museo. La Reggia di Caserta resterà invece chiusa martedì 25 dicembre e l'1 gennaio. Dal 6 dicembre al 7 gennaio (dalle 17.30 alle 19), il secondo cortile del Palazzo reale si animerà con un videomapping sulle facciate interne che approfondisce l'aspetto umano di Vanvitelli e il ruolo delle regine Maria Amalia e Maria Carolina nel progetto di costruzione della corte casertana. Non mancheranno poi la musica e la danza con l'associazione Jervolino e l'Orchestra da Camera di Caserta, diretta dal maestro Cascio, l'8, il 9, il 10 e il 26 dicembre in Cappella Palatina; il 20 dicembre ci sarà il gran ballo a corte a cura dell'associazione Società di danza Napoli e Caserta Il 20 dicembre verrà, poi, presentato il volume Treccani dedicato alla Reggia di Caserta «La Reggia... Sogno di un re a Caserta» alla presenza di Massimo Bray, direttore editoriale dell'Enciclopedia Italiana. Spazio anche ai bambini con i laboratori educativi dell'associazione Terra Felix il 27 e 28 dicembre, dalle 10 alle 13, nell'area dei Liparoti del Parco reale, dedicati al pisto napoletano. Moltissime, poi, le attività proposte per i piccini con visite dedicate e attività da Opera Laboratori, concessionario del Museo.

Nel contempo i carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Napoli hanno restituito alla Reggia di Caserta il «mendicante» del Presepe reale, un pastore oggetto di furto una quarantina di anni fa insieme ad altri pezzi appartenuti al re Carlo, e ritrovato di recente. Nel maggio 2021, un estimatore di presepi napoletani ha informato i carabinieri di aver individuato in vendita presso una nota casa d'aste napoletana un pastore probabilmente rubato dal Presepe Reale della Reggia di Caserta. Il reperto è risultato tra quelli effettivamente trafugati negli anni '80, ed è stato così sequestrato dai Carabinieri che, su disposizione della Procura della Repubblica di Napoli, lo hanno poi restituito al Museo. Le indagini hanno ricostruito quanto accaduto dopo il furto alla statuina in legno alta 41 centimetri e raffigurante un mendicante: il prezioso pezzo del Presepe è prima approdato in una collezione privata, poi è stato messo all'asta nell'ambito di una procedura fallimentare, ed quindi finito alla casa d'aste partenopea, dove è «riapparso». «Il mendicante - ha annunciato il direttore generale della Reggia di Caserta Tiziana Maffei - tornerà presto al suo posto nello scoglio centrale del Presepe di Corte, per poter essere ammirato da tutti nel periodo natalizio».

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Il Mattino