Il Natale triste di Casertavecchia senza luminarie e senza abeti

Il Natale triste di Casertavecchia senza luminarie e senza abeti
Mentre Caserta brilla, illuminata da mille luci, Casertavecchia e San Leucio sono al buio. Nessun addobbo negli spazi pubblici per creare l'atmosfera delle festività...

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Mentre Caserta brilla, illuminata da mille luci, Casertavecchia e San Leucio sono al buio. Nessun addobbo negli spazi pubblici per creare l'atmosfera delle festività natalizie. Soprattutto il borgo medievale soffre per quello che i pochi abitanti e i turisti (non moltissimi per la verità), avvertono come il segno di una dimenticanza o di una mancanza di attenzione. Perché a Casertavecchia, con i suoi vicoli, i cortili, le mura antiche, la cattedrale maestosa, l'atmosfera natalizia si sente in modo più intenso e intimo.


Sono lontani i tempi in cui il borgo era frequentato da tanti casertani che vi si recavano per respirare, lontano dal clamore delle strade affollate, dal chiasso scomposto e disordinato, il senso di una festa che è, invece, sempre più esaltazione consumistica. Ma addirittura a non avere per le strade del borgo neppure un piccolo festone o un albero nella piazza della cattedrale è davvero uno scarto esagerato. Un gap vistoso fra la città moderna e quella storica. «Abbiamo qualche turista che preferisce soggiornare da noi piuttosto che a Caserta, ma devo essere sincero, è davvero triste per coloro che ci scelgono aggirarsi per le stradine spoglie», dice Michele Della Valle, titolare di un bed and breakfast a Casertavecchia.
 

«In verità, in questo periodo le richieste non sono molte, ieri e oggi nostri ospiti sono stati dei turisti che erano interessati a visitare i mercatini del Castello di Limatola. Eppure Napoli scoppia di gente, di visitatori. Insomma, non è che ci si vuole lamentare, comprendiamo gli sforzi che si stanno facendo per risvegliare Caserta, ma di tutto questo da noi arriva solo un'eco lontana», è la considerazione dell'operatore turistico. «Dispiace vedere questa zona così buia e triste», è il parere di don Nicola Buffolano, il parroco di Casertavecchia che tanto si dà da fare per rivitalizzare il borgo. «Basterebbe un albero di Natale, qualche iniziativa dedicata e forse anche da noi potrebbe salire un po' di gente in questo periodo. Ovviamente, le nostre attese non sono rivolte all'amministrazione comunale che già fa quello che può, ma ci saremmo aspettati che le istituzioni, come la Camera di Commercio, che quest'anno si sono impegnate davvero per rendere Caserta più attrattiva, rivolgessero la loro attenzione anche al borgo. Qui tutti fanno quello che possono, ma non sempre gli sforzi vanno a buon fine». E in effetti davvero i cittadini di Casertavecchia si danno da fare insieme allo stesso don Nicola, organizzando una serie di iniziative per dare al borgo il ruolo che merita. Il programma ha preso il via ieri con una fiaccolata di zampognari, mercatini e mostre di presepi. Stasera, poi, alle 19 nel Duomo di Casertavecchia ci sarà il concerto del quintetto Jazz Sarah e gli antenati il cui ricavato andrà a sostegno del pranzo dei poveri. Quindi sabato 15, domenica 16 e sabato 22 sono in programma concerti e appuntamenti culturali, il 26 dicembre, nella piazza vescovado verrà organizzato il presepe vivente, il 30 dicembre alle 19 concerto di canti di Natale e martedì 1 gennaio alle 19 il concerto di Capodanno seguito da un brindisi augurale e fuochi d'artificio nella piazza del duomo. Gli appuntamenti natalizi si concluderanno domenica 6 con un concerto di canti natalizi. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino