Neonata morta, la verità dall'autopsia in due fasi

Lutto cittadino, i funerali nella chiesa di piazza Roma

Neonata morta, la verità dall'autopsia in due fasi
Un esame macroscopico, una tac total body e l'espianto degli organi. Ben quattro ore è durata la prima parte dell'autopsia sul corpicino della neonata trovata morta...

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Un esame macroscopico, una tac total body e l'espianto degli organi. Ben quattro ore è durata la prima parte dell'autopsia sul corpicino della neonata trovata morta in culla sabato mattina dai genitori, che risiedono in una palazzina di via Mandre. La tragedia, che ha sconvolto tutta la cittadina della Valle di Suessola, continua a far parlare di sé a distanza di quattro giorni e lo farà ancora per molto tempo. Intanto, nel pomeriggio di ieri, la Procura di Santa Maria Capua Vetere, dopo la richiesta degli avvocati della famiglia Davide Pascarella e Carlo Perrotta, ha dato il via libera al dissequestro della salma. È partita così la macchina organizzativa per il rito funebre, che si svolgerà nel pomeriggio di oggi nella chiesa di piazza Roma.

Il collegio medico, composto dal consulente esterno, Mariano Buniello, e dai colleghi Giuseppe Addeo e Giulio Benincasa, ha avviato gli accertamenti specifici sulle ecchimosi ed ustioni evidenti per rimandare quelli microscopici e tossicologici al prossimo 22 settembre. L'esito arriverà tra sessanta giorni. Già nelle prossime ore sarà disponibile il verdetto degli accertamenti per definire il grado delle ustioni presenti sulla parte bassa del corpo e collegabili, quindi, ad un bagnetto effettuato con acqua troppo calda (scaldata con una pentola sui fornelli), così come è stato raccontato dai genitori alle forze dell'ordine.

Inoltre, è stata acquisita dai carabinieri della stazione locale di Santa Maria a Vico, agli ordini del maresciallo Louisiano D'Ambrosio, la cartella clinica neonatale della piccola nata a metà luglio scorso, per capire se ci fossero già problemi pregressi, mai venuti a galla, legati appunto al suo decesso.

Anche ieri inquirenti al lavoro. Particolare attenzione è stata data ai contenuti dei due cellulari dei genitori sequestrati poche ore dopo il decesso della neonata. Messaggi WhatsApp inviati a familiari, al pediatra e a qualche conoscente la sera stessa del bagnetto e anche nelle ore successive, sono finiti sotto la lente d'ingrandimento dei militari dell'Arma, che potrebbero sentire altre persone e nuovamente i genitori (indagati per omicidio colposo) che, specialmente nel secondo interrogatorio, si sono mostrati molto agitati. I due hanno dichiarato che avevano effettuato come di routine un bagnetto, ma l'acqua calda non usciva dallo scaldabagno e sono stati costretti ad usare l'acqua bollita in una pentola. La piccola dopo qualche ora ha cominciato a lamentarsi e gli stessi hanno allertato il pediatra, che gli ha fornito telefonicamente il nome di una pomata da spalmarle sul corpo. La neonata si è poi addormentata, e solo intorno alle 7 del mattino seguente la madre si è accorta che non respirava. Il padre, per rianimarla, le ha praticato un massaggio cardiaco che le avrebbe procurato ecchimosi sull'addome.

La salma è stata dissequestrata e oggi pomeriggio, alle 17,15, si svolgeranno le esequie nella chiesa di San Nicola Magno in piazza Roma. Il sindaco Pirozzi ha firmato questa mattina l'ordinanza per la proclamazione di lutto cittadino. I funerali saranno officiati da don Carmine Pirozzi. Per la celebrazione è stato necessario il via libera del vescovo Antonio Di Donna della Diocesi di Acerra. La famiglia, ed in particolare i genitori di 26 e 19 anni, accompagnati dai loro avvocati, hanno chiesto personalmente l'intervento del parroco don Michele Pascarella, non essendo la neonata battezzata.

Domani l'assistente sociale del Comune, Anna Izzo, con il sindaco faranno visita ai fratellini della neonata allontanati, in via cautelativa, dai genitori. Un maschietto e una femminuccia di quattro e due anni sono stati collocati dai servizi sociali, su richiesta del Tribunale dei minori, in una casa-famiglia non troppo distante da Santa Maria a Vico. Ieri mattina la madre, accompagnata da un altro familiare, ha consegnato alla polizia municipale diverse cose che potrebbero servire ai bambini.
 

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Il Mattino