«Noi, vigili del fuoco, a lavoro contro i roghi per 36 ore di seguito»

«Noi, vigili del fuoco, a lavoro contro i roghi per 36 ore di seguito»
«Ci avvelenano nel sonno, siamo invasi dalla puzza della morte. Lo Stato qui non esiste!!! In questo momento, ore 4:30, l'agro aversano è sotto una gigantesca...

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«Ci avvelenano nel sonno, siamo invasi dalla puzza della morte. Lo Stato qui non esiste!!! In questo momento, ore 4:30, l'agro aversano è sotto una gigantesca nube tossica». Questo il grido lanciato sui social dai cittadini di Parete, Giugliano, Trentola Ducenta e San Marcellino che questa notte hanno respirato veleni prodotti dai roghi tossici. Continua a bruciare a Terra dei fuochi, sotto ai piloni dei ponti e in aperta campagna, ma anche lugo le strade, mentre i controlli continuano a non esserci.



Gli unici a intervenire per spegnere gli incendi sono stati i vigili del fuoco. Uno di loro, questa mattina all'alba, ha scritto sulla sua pagina Facebook: « Non è un autocelebrazione, ma è solo ciò che è successo veramente. 36 ore di lavoro non stop, 36 ore di interventi di ogni genere, 36 ore di fuoco, 36 ore interminabili, tra incendi ovunque, e di ogni sostanza... 1 suicidio e 2 incidenti stradali gravi, 36 ore senza avere nessun cambio e a tamburo battente, sempre con la stessa divisa, la stessa maglietta, gli stessi calzini. 36 ore dove nessuno ci ha chiesto come stavamo e se avevamo bisogno di qualcosa, 36 ore dove nessuno si è accorto di noi...!!! 36 ore dove l'unica cosa che ci hanno detto e poi ci è stato chiesto è: ce la dovete fare, perché solo noi possiamo! È così è stato: ce l'abbiamo fatta! Siamo stati 36 ore all'inferno... e poi siamo ritornati! A voi cittadini invece, io voglio chiedere scusa se in 36 ore di lavoro no stop è potuto  capitare di vederci buttati per un solo attimo a terra, a sorseggiare un po' d'acqua! Ora però voglio dire un solo Grazie... un solo Grazie a chi se lo merita veramente, a chi non ha mollato un secondo, a chi pur restando senza più forze, insieme a me a portato a termine ciò che ce stato ordinato... Grazie a tutta la mia squadra».  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino