È Angela Tecce, attualmente alla guida del Polo Museale della Calabria, la direttrice della Fondazione Real Sito di Carditello. La nomina è avvenuta ieri mattina a...
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Sulle dimissioni della presidente Stampa Barracco è duro Tomaso Montanari, storico dell'arte della Federico II: «È una notizia brutta ha detto - una cosa molto grave perché vuol dire che per la rinascita di Carditello, ancora una volta, ci ritroviamo ai nastri di partenza. Se una donna come Mirella Barracco getta la spugna vuol dire che le è chiaramente mancata a Roma una interlocuzione, un appoggio, una visione politica».
Franceschini, d'intesa con il Vincenzo De Luca, designerà, come da Statuto, nei prossimi giorni il nuovo presidente. Fino a quel momento, come previsto, il consigliere anziano Luigi Cimmino ha assunto le funzioni vicarie.
La neo direttrice invece, storica dell'arte attiva a Napoli dal 1980 e curatrice di alcune tra le più importanti mostre tenutesi negli ultimi anni nei musei partenopei, ha tempo fino al 29 luglio per accettare la nomina; raggiunta telefonicamente, non ha voluto rilasciare nessun'altra dichiarazione nel rispetto del ruolo che attualmente ricopre a Cosenza.
A breve nella Reggia di Carditello inizierà la seconda trance dei lavori di restauro per un milione di euro. La prima, costata tre, è stata ultimata in primavera ed ha riguardato gli esterni dei fabbricati e la messa in sicurezza. Molto ancora resta da fare, sia per quanto riguarda gli edifici esterni, sia per quanto concerne i lavori nell'appartamento reale dove aspettano di ritornare a nuova vita gli affreschi progettati da Philip Hackert e realizzati dalle migliori maestranze del Regno. La reggia fu voluta da Ferdinando IV di Borbone e progettata da Francesco Collecini, allievo e collaboratore di Luigi Vanvitelli. Nell'area antistante il palazzo vi è un galoppatoio con fontane, obelischi ed un tempietto circolare dalle forme classicheggianti. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino