Avvocati Santa Maria Capua Vetere, ecco gli eletti al Consiglio dell'Ordine

Avvocati Santa Maria Capua Vetere, ecco gli eletti al Consiglio dell'Ordine
Dopo sei mesi di commissariamento, il consiglio dell'Ordine degli avvocati di Santa Maria Capua Vetere si avvia verso una gestione «naturale» con un organismo...

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Dopo sei mesi di commissariamento, il consiglio dell'Ordine degli avvocati di Santa Maria Capua Vetere si avvia verso una gestione «naturale» con un organismo composto dagli avvocati del foro consacrati dal test elettorale che ha decretato ieri l'ingresso di tutti i 14 candidati di «Dignità Forense», un gruppo nato dall'intuizione dell'avvocatessa Angela Del Vecchio, benché esclusa dalla tornata elettorale in quanto ritenuta non candidabile.

Le elezioni hanno però decretato l'avvocatessa Annamaria Sadutto la più votata, unica a scattare del gruppo «Futuro Forense» con ben 853 voti insieme ad altri sei componenti di vari gruppi che al momento rappresentano la minoranza. Ben 721 preferenze, invece, sono andate all'avvocatessa Emilia Borgia del gruppo «Dignità Forense»; a seguire, gli avvocati Giuseppe Gallo (698 voti, del gruppo «Passione e Impegno Forense»); Roberto Santoro (669 voti del gruppo «Unione-Camera Civile»); Francesco Nacca (591 voti, del gruppo «Rinascita Forense»); Mario Palmirani (559 voti, di «Avvocatura Libera»); Luciana Teresa Basilica (538 voti, di «Avvocatura Libera») e Bruno Amirante (486 voti, di «Rinascita Forense»).

Stando a quanto rilevato dalla commissione elettorale - presieduta dal Commissario straordinario, avvocato Eugenio Cricrì e segretario l'avvocato Sergio Longhi - si sono recati a votare 2510 iscritti su 3530 aventi diritto. Rilevate dal sistema elettronico 25 schede bianche e 11 nulle, per cui i voti validi sono stati 2476. In campo, c'erano 67 candidati in parte raggruppati in liste che durante la campagna elettorale. Le candidature, chiuse il 7 settembre, hanno registrato colpi di scena come l'esclusione dalla corsa candidati come Elio Sticco, più volte presidente dell'Ordine, insieme alla più volte vice presidente Rosanna Raucci e alla leader di «Dignità Forense», avvocatessa Angela Del Vecchio (che non ha presentato ricorso al Cnf). 

Riammesso dal Consiglio nazionale forense il solo avvocato Mario Palmirani, mentre si è appellato alla Cassazione l'avvocato Sticco che è stato protagonista di una sorta di protesta ad apertura del seggio.

La commissione elettorale ha esortato gli eletti a formare al più presto il Consiglio e quindi a eleggere le cariche di presidente, tesoriere e segretario. Il Consiglio fu commissariato dopo ripetute assenze di sette consiglieri di opposizione che per protesta non facevano raggiungere il numero legale: episodi risalenti a marzo durante la presidenza dell'avvocato Sticco, facente funzioni a seguito delle dimissioni dell'altro ex presidente, Adolfo Russo. Il programma di «Dignità Forense» è basato nel rilanciare nel miglior modo possibile la professione, ma soprattutto tornare nelle aule di giustizia dopo il periodo pandemico e soprattutto senza limitazioni.

Tra i punti, l'istituzione di apposite commissioni e servizi per agevolare e velocizzare l'attività forense con attenzione alle periferie; puntare sulla formazione e creare un dialogo costruttivo con la magistratura e vertici degli uffici giudiziari oppure attivare sportelli per segnalare e raccogliere le disfunzioni sul territorio del circondario giudiziario di Santa Maria Capua Vetere. «Sono fiera ed orgogliosa del risultato ottenuto dal gruppo Dignità Forense ha commentato a caldo l'ispiratrice del gruppo, avvocatessa Angela Del Vecchio - sono riuscita a trasmettere l'entusiasmo giusto per consentire a tutti di realizzare la loro elezione. Le prove muscolari di coloro i quali, in altri schieramenti, hanno lavorato nell'ombra non hanno prodotto nulla. La mia maggioranza è salda e avrà l'opportunità di invertire la rotta». Le elezioni si sono svolte presso la Scuola Forense Fest. 

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Il Mattino