Caserta, svolta al pronto soccorso: pagati turni e stipendi arretrati

Caserta, svolta al pronto soccorso: pagati turni e stipendi arretrati
I medici del pronto Soccorso dell'ospedale di Caserta verranno retribuiti delle mensilità arretrate. Inoltre, verrà re-istituita la convenzione per le ore...

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I medici del pronto Soccorso dell'ospedale di Caserta verranno retribuiti delle mensilità arretrate. Inoltre, verrà re-istituita la convenzione per le ore aggiuntive, in modo da garantire la copertura dei turni e, dunque, i Livelli Essenziali di Assistenza. è questo l'esito dell'incontro che si è tenuto ieri pomeriggio tra i vertici del nosocomio provinciale e le parti sindacali dei camici bianchi del reparto di emergenza. Nei giorni scorsi, questi ultimi avevano denunciato il mancato pagamento delle ore aggiuntive di lavoro erogato per coprire tutti i turni del Pronto Soccorso. Turni che, altrimenti, sarebbero rimasti scoperti vista la grave carenza di personale. Ora, nelle more dell'espletamento del concorso indetto il primo ottobre scorso proprio per il reclutamento dei medici di Pronto Soccorso, i rappresentanti sindacali aziendali fanno sapere che verrà rinvigorito il convenzionamento delle ore di lavoro.


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«C'è stata una grande apertura da parte del commissario straordinario Carmine Mariano e dei due subcommissari, Sicilino e Gubitosa - spiega Maurizio Di Stasio, rappresentante della Cimo all'interno dell'ospedale casertano -. Hanno capito ogni perplessità e ogni esigenza rispetto la copertura dei turni. E' stato in prima persona il commissario Mariano a garantire non solo la retribuzione delle mensilità in arretrato, ma anche il rinnovo del convenzionamento per garantire i turni particolarmente difficili da sostenere in un Pronto Soccorso come quello dell'ospedale che conta in media 300 accessi al giorno». nei giorni scorsi, l'agitazione dei medici, supportata dall'azione della Cimo e dell'Anaao, in prima istanza, e poi dall'Aroi, del Saues e dagli altri sindacati confederali in seconda, aveva preoccupato non poco i cittadini. I camici bianchi infatti avevano minacciato di non garantire le ore aggiuntive a partire dal 27 novembre (da domani, quindi). Una preoccupazione che toccava anche molte associazioni di pazienti. Come l'Aitf che proprio ieri aveva diramato una nota sull'argomento.

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«Non è nostra abitudine entrare nel merito di questioni di carattere sindacale, come pare tragga origine la problematica di che trattasi ( dichiara Franco Martino, presidente dell'Associazione Italiana Trapiantati di Organi, Aitf) però - scrive il presidente provinciale dell'associazione Franco Martino - ci preoccupa, e non poco, lo stato di mancata serenità in cui versa del personale medico preposto ad operare in un reparto strategico, per altro sottorganico, nelle cui mani siamo costretti ad affidare la nostra vita in caso di bisogno. L'Aitf auspica, pertanto, che il commissario Mariano, nella sua acclarata lungimiranza, individui al più presto la giusta soluzione per porre fine a questa incresciosa situazione, e restituire, così, fiducia e serenità a tutti gli attori interessati». Nei giorni scorsi, oltre alla diffida, il Saues, il Sindacato Autonomo urgenza ed Emergenza sanitaria aveva anche richiesto un incontro urgente con il commissari, visti i tempi molto stretti dell'agitazione dei medici, i quali avevano annunciato lo stop delle ore aggiuntive dal 27 novembre. Ieri poi, la svolta. Il commissario ha scelto non solo di retribuire le ore di lavoro coperte nel mesi scorsi, a partire da luglio, ma anche di riattivare quella convenzione utile a coprire i turni diurni. Quelli notturni, infatti, verranno coperti con lo straordinario, istituto che non si applica nelle ore del giorno. I medici che ora occorrerebbero al pronto Soccorso per colmare la carenza di personale dovrebbero essere almeno cinque. Per ora, il concorso è stato indetto, dunque resta da aspettare che venga espletato perchè vengano assunte le unità e mancanti, così da poter risolvere definitivamente la situazione. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino