Ospedale San Giuseppe Moscati di Aversa: 13 operatori spostati e proteste

L'allarme dei sindacati: così si penalizzano alcuni reparti

Ospedale, 13 operatori spostati: è protesta
Tredici ordini di servizio che trasferiscono altrettanti operatori sanitari da un reparto all'altro dell'ospedale San Giuseppe Moscati di Aversa. E questa la novità...

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Tredici ordini di servizio che trasferiscono altrettanti operatori sanitari da un reparto all'altro dell'ospedale San Giuseppe Moscati di Aversa. E questa la novità che ha messo in agitazione molti sanitari dell'ospedale. Anche perchè, nonostante gli spostamenti, resta il problema della carenza di personale. Un problema che attanaglia l'ospedale che supera, per prestazioni, quelle degli altri presìdi dell'Asl di Caserta.

La disposizione è arrivata sabato e ha provocato la reazione del sindacato Fials che, con il responsabile locale, Giuseppe Nuccia, ha chiesto alla direttrice sanitaria del Moscati, Stefania Fornasier, la sospensione degli ordini di servizio e un incontro ad horas. Alcuni operatori sanitari sono stati tolti dal Pronto Soccorso e da Pediatria, reparto, quest'ultimo, teatro di un'aggressione recente.

«In riferimento agli ordini di servizio che hanno interessato il personale di comparto nel nosocomio di Aversa - si legge in una nota - le strutture sindacali aziendali Fials e Nursing Up (firmatario anche lui) ritengono che essi abbiano ad oggi generato una condizione di confusione e disorganizzazione lavorativa». «È noto a tutti - continuano i sindacati - che il presidio ospedaliero Moscati è messo a dura prova per la grave carenza di personale, tanto che è spesso oggetto di articoli di cronaca locale, ne è esempio l'aggressione subita da un infermiere del reparto di Pediatria a causa dei tempi di attesa troppo prolungati, per cui aggravare tale condizione con ulteriori spostamenti di personale appare poco produttivo e proficuo per il buon andamento del presidio e dei reparti. Attualmente il nosocomio riesce ancora, a stenti, a dare risposte e cure ai cittadini grazie all'abnegazione di tutti gli operatori che ci lavorano, per cui, nel rispetto di quanto statuito dalla delibera numero 190 della regione Campania, sarebbe opportuno prima dell'emanazione di ordini di servizio aprire un confronto sui contingenti minimi, per condividere soluzioni per migliorare il servizio a favore dell'utenza». 

Il sindacato teme «che talvolta le scelte organizzative siano suggerite dall'esigenza di mantenere equilibri politici, anziché essere dettate dal miglioramento dei servizi e delle cure ai cittadini». Quali sono le possibili soluzioni? «Si suggerisce - affermano - di integrare il personale in servizio al nosocomio di Aversa sia con il personale infermieristico utilizzando le graduatorie già presenti in azienda e, in subordine, ricorrendo alle graduatorie di altre aziende sanitarie, ma anche con gli operatori socio sanitari in attesa di essere assunti con il concorso di stabilizzazione». Dall'Asl e dalla direzione sanitaria non ci sono prese di posizione ufficiali anche se si parla di scelte tecniche tese solo a cercare di migliorare l'assistenza ai pazienti. Le disposizioni organizzative sarebbe state emanate sulla scorta delle necessità del presidio ospedaliero nell'attesa dell'assegnazione di altro personale; assegnazione rallentata, probabilmente, a causa dell'assenza del direttore sanitario dell'Asl. Le scelte contestate dai sindacati sarebbero state fatte cercando, da un lato di assecondare le richieste di personale, dall'altro tenendo conto delle necessità di organico. Un organico che è insufficiente a soddisfare le esigenze di una popolazione che ammonta a mezzo milione di persone.

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Il Mattino