Atti sessuali su minori, ossia violazione dell'articolo 600 bis del codice penale. Sembrerebbe questa l'accusa della Procura di Napoli nei confronti di don Gianfranco Roncone, parroco di Presenzano, sospeso dal vescovo dopo le accuse di alcuni ragazzi. L'articolo suddetto, punisce chiunque compie atti sessuali con un minore di età compresa tra i 14 ed i 18 anni. La competenza delle indagini spetta alla IV sezione della Procura partenopea, guidata da Raffaello Falcone, già protagonista della cattura del boss Michele Zagaria. Continua nel frattempo il silenzio di don Roncone, che ha dichiarato: «Al momento non me la sento di parlare. Preferisco chiarire la mia posizione prima dinanzi all'autorità giudiziaria». Si è schierato invece apertamente dalla parte del parroco il sindaco di Presenzano, Andrea Maccarelli, che ha più volte ribadito che l'intera comunità crede nell'innocenza del prete. Della stessa idea è Carlo Sarnelli, presidente dell'associazione cattolica locale. Quest'ultimo è infatti certo che, ben presto, la figura di Roncone verrà riabilitata.