Parte il «Reggia express», la sfida del turismo slow

Parte il «Reggia express», la sfida del turismo slow
CASERTA - Sarà un viaggio dentro la storia, un tuffo indietro nel tempo, al ritmo cadenzato delle ruote che procedono sui binari, comodamente seduti in antiche...

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CASERTA - Sarà un viaggio dentro la storia, un tuffo indietro nel tempo, al ritmo cadenzato delle ruote che procedono sui binari, comodamente seduti in antiche carrozze ferroviarie, quello proposto dal «Reggia express». Il treno partirà dalla stazione di Napoli centrale domenica alle 10. Quindi, lungo l’antica strada ferrata attraverso via Cancello, arriverà alla stazione di Caserta alle 11. La proposta turistica, nata da un accordo fra la Fondazione Ferrovie dello Stato e la Reggia di Caserta, con la collaborazione di Civita arte e del Consorzio di tutela della Mozzarella di bufala campana, è stata illustrata ieri negli uffici della direzione della Reggia, dal direttore Mauro Felicori e dal direttore della Fondazione FS, Luigi Cantamessa. 


«L’intenzione è rendere divertente una cosa che facciamo abitualmente e, spesso, senza alcun entusiasmo, il viaggio in treno. L’obiettivo non è arrivare un minuto prima, ma godersi il viaggio, trasformandolo in un’esperienza emozionale e di conoscenza», ha detto Cantamessa. Un viaggio di piacere, dunque, proposto in «modalità slow» per assaporare ogni dettaglio: la partenza al fischio del treno, i particolari del paesaggio, che la lentezza del convoglio permette di riscoprire, e la storia della Reggia e dei Borbone, raccontata già durante il percorso da guide e storici dell’arte. 

Il percorso verrà effettuato su carrozze storiche «Centoporte», con locomotiva d’epoca elettrica E626 «la stessa – ha sottolineato Cantamessa – con la quale si inaugurò il tragitto a corrente continua, sperimentato per la prima volta sulla tratta Benevento-Foggia». La proposta prevede (ad un prezzo di 18 euro per adulti e 9 per i ragazzi), il viaggio andata e ritorno Napoli-Caserta, la visita alla Reggia con ingresso prioritario senza fila, laboratorio didattico e degustazione di mozzarella campana Dop. «E ci sarà anche un po’ di tempo libero a disposizione per visitare il centro della città. Il treno riparte, infatti, alle 17 dalla stazione di Caserta per arrivare a Napoli centrale alle 18». I biglietti sono già disponibili sul circuito di Trenitalia. Le carrozze, costruite negli anni venti, non sono attrezzate per passeggeri diversamente abili. «Ma noi teniamo a renderlo accessibile a tutti. Perciò, ci sarà del personale che aiuterà eventuali turisti con difficoltà motorie», ha assicurato Cantamessa. 


Quello di domenica costituisce il primo test proposto per valutare il gradimento, l’accoglienza, le possibilità di sviluppo del «Reggia express» che avrà, per ora, cadenza mensile. Poi le corse potrebbero diventare anche due. «Il turismo ferroviario è già consolidato da alcuni decenni in Europa. Dunque, credo – ha detto Cantamessa - che anche in questa zona potrebbero esserci grandi possibilità di sviluppo. Ci rivolgiamo ad un target di viaggiatori che ama un turismo sostenibile e slow, che ama degustazioni di prodotti locali, gli alberghi diffusi, il silenzio. Sono esperienze economiche abbondantemente consolidate in Nord Europa. Perciò, la nostra non è un’avventura romantica ma un’operazione tesa allo sviluppo economico e turistico della provincia». Un’opportunità per Terra di Lavoro. «Il treno storico potrebbe effettuare anche altre fermate sul territorio casertano, a Capua per esempio, che si trova sulla direttrice che stiamo sfruttando», ha affermato il direttore della Fondazione Fs. Ad accogliere i passeggeri domenica alla partenza da Napoli centrale, ci saranno, con il direttore Felicori, il sindaco di Caserta Marino e il presidente della Camera di Commercio De Simone. Ma ci sarà anche l’assessore alla cultura del Comune di Napoli. «Perché – ha detto Felicori – c’è una storica identità fra Caserta e Napoli, che è in fondo la capitale della Borbonia. Vogliamo coinvolgere tutti in quanto crediamo molto in questa nuova proposta e confidiamo nella collaborazione degli operatori turistici e degli albergatori di Napoli che speriamo diffondano l’informazione anche affiggendo locandine nelle loro reception». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino