Il leader nazionale del Partito democratico, Nicola Zingaretti, nella giornata di domani sarà in provincia di Caserta in tour. I dettagli della visita, organizzata...
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Queste e ancora altre sono le direttrici verso cui si orienterà l'intervento di Zingaretti nella nostra splendida provincia. Il voler ricucire, con l'ago e filo della vicinanza, dell'empatia e della credibilità, il rapporto con le nostre comunità è ciò che mi rende orgogliosa di accompagnare, unitamente ad altri membri della segreteria, il segretario in questo tour, che mostra quanta attenzione Zingaretti e il Pd rivolgano alla provincia e all'intero Mezzogiorno».
L'arrivo di Zingaretti in Terra di Lavoro coincide con una fase di forte tensione all'interno del Pd provinciale, all'indomani dall'assegnazione delle deleghe ai componenti della segreteria. Emiddio Cimmino dopo mesi di trattative, incontri e mediazioni, alla fine ha definito i compiti e sciolto il nodo del responsabile dell'Organizzazione che ha individuato nel vicesindaco di Caserta, Franco De Michele. A Costantino Leuci è toccata l'Istruzione; a Benedetto Zoccola le Politiche per l'integrazione e il litorale domizio; a Marcello De Rosa, sindaco di Casapesenna, Sanità e legalità; lo Sviluppo industriale a Filippo Fecondo; a Eugenia Oliva le Politiche ambientali; a Silvio Sasso Mobilità, infrastrutture, politiche abitative e turismo; a Giovanni Ventrone le Politiche giovanili e l'organizzazione delle feste dell'Unità; a Gianfranco Piccirillo sono stati affidati gli Enti locali, mentre a Vito Marotta, sindaco di San Nicola la Strada, Cimmino ha attribuito la delega alla Cultura e alla formazione politica; a Giusy Di Biasio le Pari opportunità, giustizia e lavoro; a Maristella Di Mauro le Politiche sociali. Cimmino è stato attaccato prima da Marcello De Rosa e poi dal vicesegretario provinciale Giuseppe Moretta, entrambi lo accusano di non aver condiviso con nessuno le scelte sulle deleghe e di aver appreso dagli organi di informazione la decisione dal leader provinciale. L'altro motivo di tensione riguarda il Pd cittadino, infatti, per domani sera è previsto un coordinamento nel corso del quale il sindaco di Caserta, Carlo Marino dovrà relazionare su un permesso a costruire rilasciato alla società Penzi costruzioni.
Si tratta del permesso a costruire 98 appartamenti in via Falcone autorizzati con delibera di giunta. Una delibera che rischia di creare strappi anche all'interno della maggioranza di palazzo Castropignano, con gruppi consiliari che hanno chiesto chiarimenti ed il presidente della seconda commissione consiliare Lavori pubblici, Gianluca Iannucci, che minaccia di lasciare la presidenza. Marino ha già incassato un duro documento dei Giovani democratici che hanno rimarcato il forte «no» alla realizzazione e modifica del progetto del Pua Nord di via Falcone. «A nostro avviso - hanno spiegato i Gd - la cementificazione di aree verdi è da escludersi a meno di un indiscutibile beneficio per la collettività, beneficio che nella convenzione, così come approvata, si sostanzierebbe nella realizzazione di una quota di appartamenti da destinarsi alla vendita a prezzi calmierati (si tratta di 36 appartamenti, ndr). Chi, come noi, appartiene a una generazione che non può permettersi l'acquisto di una casa, chi non ha la possibilità di accendere un mutuo, non percepirà da detta destinazione alcun beneficio. Non è, a nostro avviso, un intervento attento ai reali bisogni delle più fragili tra le categorie sociali del Mezzogiorno contemporaneo. Il coordinamento cittadino del Pd di Caserta si era già espresso negativamente rispetto alla possibilità di sostenere un'iniziativa di trasformazione e sostegno alla realizzazione del Pua Nord, ci meraviglia che si sia accelerato su questo processo senza prima una discussione di indirizzo all'interno degli organi politici preposti». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino