«Per una medicina solidale ed efficace», meeting a Caserta

«Per una medicina solidale ed efficace», meeting a Caserta
Medici, farmacisti, psicologi, docenti universitari, manager ed operatori sanitari a confronto sul valore dei sensi come strumenti di conoscenza, studio e cura della persona...

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Medici, farmacisti, psicologi, docenti universitari, manager ed operatori sanitari a confronto sul valore dei sensi come strumenti di conoscenza, studio e cura della persona sofferente, in tutte le fasi della patologia.


E’ l’obiettivo dell’incontro “Per una medicina solidale ed efficace”, che si svolgerà lunedì 13 maggio 2019 (ore 15) a Caserta, all’Hotel Golden Tulip Plaza, promosso dal Forum delle Associazione sociosanitarie, presieduto da Aldo Bova, primario emerito di ortopedia dell’ospedale san Gennaro di Napoli, nell’ambito del convegno nazionale della Pastorale della Salute della Cei, che si terrà in città dal 13 al 16 maggio, sul tema: “Feriti dal dolore, toccati dalla grazia - La pastorale della salute che genera il bene”.

Ai lavori del Forum, divisi in 2 sessioni, una su “Sistema sanitario nazionale: luci, ombre, prospettive, ospedale e territorio”, l’altra sui “Volti della sofferenza”, saranno presentati alcuni aspetti concreti della sofferenza e il modo giusto di affrontarli.

“Molto spesso l’ammalato viene considerato un semplice numero, una patologia, e non si creano le condizioni per offrirgli la migliore assistenza. A pagarne le conseguenze sono soprattutto i più fragili. Siamo convinti che solo mettendo in rete tantissime esperienze e professionalità si possano migliorare le cose, avendo ben chiara l’idea che la persona ammalata deve essere sempre al centro dell’organizzazione assistenziale, a tutti i livelli - dichiara il presidente Bova - E’ necessario umanizzare il mondo della cura della salute, anche con una migliore formazione umanistica degli operatori. L’umanizzazione gioca un ruolo fondamentale nella guarigione, com’è emerso dall’ultima ricerca realizzata dall’Agenas. Umanizzazione significa mettere al centro delle cure il paziente e non la malattia, lavorando per la persona ammalata con amore, professionalità e con tutti i sensi. In questo modo la medicina diventa realmente solidale ed efficace, stando sempre in sintonia con il paziente e i suoi familiari”.

“E’ fondamentale, inoltre, una costante attività culturale, anche nei confronti di chi amministra la sanità, affinchè si ponga l’obiettivo di attuare azioni e misure che tengano insieme umanità, qualità e sostenibilità all’interno della programmazione e gestione del Sistema Sanitario, a tutela del sofferente”, sottolinea Bova che aggiunge: “Il medico e l’operatore sanitario sono difensori della vita e devono poter usufruire dell’obiezione di coscienza. La vita va rispettata sempre, dal suo sorgere al suo termine naturale”.


Previsti gli interventi di: Aldo Bova; Filippo Maria Boscia, presidente nazionale dei medici cattolici; Filippo Anelli, presidente Fnomceo; Andrea Piccioli, direttore Ufficio qualità, rischio clinico e programmazione ospedaliera del Ministero della Salute; Ciro Verdoliva, commissario Asl Napoli 1 Centro; Mario De Biasio, direttore generale Asl Caserta; Nadia Di Paola, professore aggregato di creazione d’impresa, dipartimento di economia, management, istituzioni della Federico II; Maria Erminia Bottiglieri, presidente Ordine Medici di Caserta e responsabile UO Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva del presidio ospedaliero “Guerriero” di Marcianise; Alessandro Federico, in rappresentanza della presidenza del corso di laurea in Medicina e Chirurgia dell’Università “Vanvitelli”; Tonino Cantelmi, presidente nazionale psichiatri cattolici; Vincenzo Saraceni, docente di medicina fisica e riabilitativa. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino