Il branco pesta i volontari Caritas che accudivano i senzatetto di notte

Il branco pesta i volontari Caritas che accudivano i senzatetto di notte
Un raid compiuto senza motivo. Tre volontari della Caritas di Aversa sono stati aggrediti, di notte, da dieci ragazzi. La banda di giovani scalmanati li ha rincorsi, sbeffeggiati,...

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Un raid compiuto senza motivo. Tre volontari della Caritas di Aversa sono stati aggrediti, di notte, da dieci ragazzi. La banda di giovani scalmanati li ha rincorsi, sbeffeggiati, picchiati anche con calci e schiaffi. I poveri volontari non hanno potuto far altro che fuggire e rifugiarsi in automobile, per poi tornare nella sede della Caritas e raccontare l'accaduto, fra le lacrime. Si è tattata di un'azione a cavallo tra l'atto teppistico e quello di razzismo avvenuto in piazza Mazzini, davanti alla stazione ferroviaria normanna.


«Durante il giro notturno di tre volontari, per dare conforto ai senza fissa dimora, in piazza Giuseppe Mazzini, alle ore 1,30 di domenica scrive il responsabile della Caritas, don Carmine Schiavone nella denuncia per atti intimidatori inviata ai carabinieri, al commissariato di polizia e alla polizia ferroviaria un gruppo di ragazzi, probabilmente minorenni, hanno intimidito e malmenato i volontari». La solidarietà «violata» dai teppisti, calpestata da chi non comprende il messaggio cristiano del «prossimo» come fratello: questo si è verificato in piazza Mazzini. Senza un motivo apparente, ma per il semplice «gusto» del pestaggio, della derisione.
 
Da qui la denuncia alle autorità. Un episodio che il vescovo della diocesi normanna Angelo Spinillo ha stigmatizzato duramente. «Dobbiamo registrare sempre più spesso ha dichiarato il pastore aversano - questi segni di violenza irragionevoli. Sembra che per mostrare di essere forti si vadano a scegliere le persone più deboli e indifese. Non solo non è giusto, ma spetta a noi come società dare il giusto esempio, soprattutto quando i protagonisti in negativo sono giovanissimi».

«Credo ha commentato don Carmine Schiavone che in un momento sociale provato, in termini di accoglienza verso gli immigrati, è molto triste registrare questo razzismo anche verso i senza fissa dimora, per giunta italiani». «La Caritas diocesana di Aversa ha continuato il sacerdote prova ad esserci per accompagnare ed anche proteggere, ma sono necessarie l'attenzione e l'azione sinergica di tutti».

Sempre in tema di senza tetto, gli agenti del nucleo ambientale della polizia municipale di Aversa sono intervenuti per bonificare l'area di via San Francesco da Paola dove, da diverse settimane, una straniera senzatetto aveva allestito un giaciglio di fortuna, ammassando coperte e suppellettili. Gli agenti del comandante Stefano Guarino hanno sgomberato la zona e avvertito gli addetti al servizio di igiene urbana.


Poi, c'è stato il coordinamento fra il settore comunale Politiche Sociali e la Caritas per trovare un ricovero alla donna. Grazie alla disponibilità di don Carmine è stato possibile garantire un posto caldo e ospitale, anche se la senzatetto si è mostrata restia ad accettare di abbandonare la strada. Gli operatori del servizio Politiche Sociali stanno provando a convincerla. L'azione in via San Francesco da Paola si è svolta avendo attenzione in via prioritaria non solo al decoro urbano ma anche e soprattutto alla tutela dell'incolumità e della salute delle persone in stato di difficoltà. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino