Piantagione di marijuana, blitz dei carabinieri: 4 arresti

Piantagione di marijuana, blitz dei carabinieri: 4 arresti
Coltivavano marijuana in una campagna lontana dal centro di Teano, ma i carabinieri della stazione di Teano coordinati dal comandante Tommaso Forziati, in località...

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Coltivavano marijuana in una campagna lontana dal centro di Teano, ma i carabinieri della stazione di Teano coordinati dal comandante Tommaso Forziati, in località “Passarelle”, li hanno arrestati in flagranza per coltivazione illegale di sostanze stupefacenti. Si tratta di Gregorio Mallardo di 63 anni residente a Giugliano in Campania, Nuredini Denis, albanese di 26 anni di Teano e due donne: Tsebreva Svetlana e Tsebreva Elena, entrambe russe e residenti a Qualiano.


La coltivazione clandestina di 220 piante di marijuana, alte 1,80 metri e per un peso approssimato di 250,00 chili, era ben nascosta tra numerosi alberi di prugne, su un fondo agricolo di circa 3 ettari, provvisto anche di impianto d’irrigazione a goccia, di proprietà di Gregorio Mallardo. Lì, Nuredini Denis svolgeva anche l’attività di guardiano della  piantagione.

Dopo la perquisizione, estesa all’abitazione nell’abitazione, i carabinieri - diretti dal capitano Francesco Mandia - hanno sorpreso Mallardo in compagnia delle due arrestate recuperando, nella camera da letto 12,500 di marijuana già lavorata ed essiccata e, nascosti in un cassetto del comodino, illegalmente detenuti, un caricatore per pistola calibro 9 con 5 proiettili oltre ad una busta contenente ulteriori 77 proiettili dello stesso calibro. Per l’uomo è stato denunciato, in stato di libertà, per detenzione illegale di armi e munizionamento.

In altre camere dell’abitazione, invece, è stato trovato vario materiale per la coltivazione, crescita, essiccazione, confezionamento e taglio dello stupefacente e  4 bilancini di precisione.

Lo stupefacente rinvenuto, il cui valore commerciale si aggira sui 500.000,00 euro e, tutto il restante materiale, sono stati sottoposti a sequestro.

Gli arrestati sono stati accompagnati nella casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere i due uomini  e  presso l’Istituto di pena femminile di Pozzuoli, le due donne, così come disposto dalla competente Autorità Giudiziaria. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino