Piazza Dante, schiaffo al Comune da Demanio, Difesa e Provincia

Nessun intervento neanche dai sette proprietari privati

Piazza Dante, schiaffo al Comune da Demanio, Difesa e Provincia
Già da un mese nell'anno 2023, un anno che Caserta dedicherà alla ricorrenza dei 250 anni dalla morte di Luigi Vanvitelli, intenso programma di celebrazioni,...

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Già da un mese nell'anno 2023, un anno che Caserta dedicherà alla ricorrenza dei 250 anni dalla morte di Luigi Vanvitelli, intenso programma di celebrazioni, ancora un dovuto onore alla memoria all'autore di quell'immenso patrimonio monumentale che è la Reggia che col suo splendore è a due passi dalla piazza centrale che, come gran parte del centro urbano, continua a esibirsi nel suo avvilente degrado estetico.

Il 29 gennaio scorso è scaduto il termine entro il quale si sarebbero dovuti avviare i lavori di riqualificazione delle facciate dei quattro palazzi, l'intimazione ha lasciato nella più totale indifferenza i destinatari della diffida, non un'impalcatura, non un segno che faccia presumere l'accoglimento dell'atto notificato e subito indirizzato nel cestino portacarte.

Ripercorriamo questa storia e i suoi aspetti grotteschi. Correva l'anno 2022, risparmiano l'addì che il riferimento storico pure meriterebbe, la data comunque è il 29 di novembre e dal Comune, settore Pubblica e Privata Incolumità sormontato dallo stemma della Città, partiva una notifica a vari destinatari con oggetto la Riqualificazione facciata per motivi di sicurezza e decoro urbano. Questo giornale ne ha fatto una serie di articoli e non si poteva non darne conto col risalto che la notizia meritava, una diffida ai proprietari degli immobili compresi nei quattro settori di piazza Dante a riportare decenza alle facciate dei porticati, volte comprese, ridotte a degrado di intonaco e a colture intensive di erba parietaria e muffe da umidità. Una situazione non di ieri, né dell'altro ieri ma perdurante da decenni, grottesco continuare ad etichettare la piazza a salotto della città, l'accostamento della fatiscenza che ancora perdura sarebbe lesivo della dignità persino di uno scantinato dei più decrepiti.

Nell'invito con allegata diffida ai proprietari degli immobili si indicava nei 60 giorni a far data dal 29 novembre 2022 il termine «per provvedere alla riqualificazione della facciata esterna a causa del deterioramento ed al fine di scongiurare pericoli per la pubblica a privata incolumità riferito all'emiciclo denominato Demanio Piccolo prospiciente su piazza Dante, prestigioso salotto casertano, rispettando i caratteri morfologici e tipologici degli edifici circostanti, in armonia con l'architettura del centro storico, espressione peculiare dell'identità culturale della Città di Caserta».

A partire dall'Agenzia regionale del demanio e dal Ministero della Difesa, l'atto è stato indirizzato anche a sei privati proprietari del citato Demanio Piccolo e, analogamente anche alla Provincia che è proprietaria del palazzo d'angolo corso Trieste-via Battisti, al privato condominio d'angolo corso Trieste-via Mazzini. In Provincia, nel settore Patrimonio, del documento-diffida non c'è traccia, se pervenuto ad altri uffici comunque i dirigenti ne sarebbero stati informati, quindi non c'è.

Un atto amministrativo, quello del Comune-Privata e pubblica incolumità, sparato a salve, un tentativo alla se la và, la và che la piazza lo dimostra nella sua vergognosa evidenza non è andato.


Ai proprietari era stato chiaramente specificato che «l'amministrazione comunale intende conoscere i tempi necessari di adempimento che, allorquando non venissero rispettati, la stessa procederebbe al restauro, addebitando ai proprietari le relative spese sostenute» e di seguito i riferimenti a decreti legislativi e articoli del Regolamento Edilizio in vigore. L'atto reca le firme del dirigente ingegnere Giovanni Natale, degli assessori Massimiliano Marzo, Emiliana Credentino e Emiliano Casale anche come vicesindaco. Resteranno indifferenti alla indifferenza usata nei loro confronti e dell'intera amministrazione che rappresentano?
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Il Mattino