CASERTA - C’era la segretaria del polo calzaturiero che raccoglieva la tangente al clan dei Casalesi e la metteva nelle mani del presidente del polo, ma per alcuni...
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L’inchiesta sul polo calzaturiero di scontra e si incontra anche con le elezioni politiche ad Aversa. Lo dice il collaboratore di giustizia Nicola Cangiano, il quale però agli occhi del gip non rivela una verità «estrinseca». In ogni caso, il pentito ipotizza che la consigliera comunale di Aversa «Imma Lama è stata eletta avendo partecipato, peraltro, alla festa di ringraziamento che si è svolta al borgo di Aversa e ho notizia che anche un’altra persona è stata sostenuta elettoralmente nelle lezioni 2007-2008, si tratta di Nicola Andreozzi, figlio di Raffaele detto o’russo, titolare di importante fabbrica di scarpe a Teverola. Sia Marco Musto che, a casa di Montanino Borriello, un tale Nicola, ex finanziere, mi dissero che avrei dovuto desistere dal chiedere l’estorsione perché Andreozzi - racconta Cangiano - era vicino a Iovine, al punto che prospettai di uccidere Musto». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino