Primarie Pd, sfida affluenza: obiettivo 15mila

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CASERTA - La prima sfida da vincere è quella dell’affluenza. Dopo le polemiche e i veleni interni è arrivata la domenica delle primarie per il Partito...

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CASERTA - La prima sfida da vincere è quella dell’affluenza. Dopo le polemiche e i veleni interni è arrivata la domenica delle primarie per il Partito democratico casertano. E si guarda già all’asticella della partecipazione. Il termine di paragone è il 2013, l’ultima consultazione per la scelta del segretario nazionale. Allora in Terra di Lavoro andarono a votare 25400 persone e Renzi ottenne il 60 per cento contro il 30 di Cuperlo e il 7 di Civati, i suoi sfidanti. Viene ritenuto impossibile raggiungere quella cifra oggi. Altro clima, più sottotono, altra Italia e altra Caserta, ma sempre lo stesso Pd con le fazioni pronte a darsi battaglia. In casa Democrat fissano il successo oltre i 15mila votanti, se poi si arrivasse a 20mila sarebbe quasi un trionfo. Si riparte dal voto dei circoli casertani agli inizi di aprile, che vede Renzi in largo vantaggio con il 73 per cento, seguito da Orlando al 25 per cento ed Emiliano al 2 per cento. «Sarà una giornata importante per il Pd», scrive su facebook il commissario provinciale Franco Mirabelli. «Noi siamo il partito dei cittadini - sottolinea - Noi siamo il partito di chi verrà a votare alle primarie. Noi siamo il partito che mette le scelte nelle mani degli elettori. Noi siamo ancora una grande forza popolare di questo Paese che crede nella democrazia e nella partecipazione. Dobbiamo lavorare tutti affinché ci sia tanta gente al voto». Ieri due «big» come l’eurodeputato Nicola Caputo e il consigliere regionale Stefano Graziano, entrambi renziani ma storici contendenti, hanno chiuso insieme la campagna ad Aversa. Occasione rara. E Caputo rimarca: «Ancora una volta le primarie saranno un’occasione per dimostrare che il Pd è un grande partito di massa dove ci si confronta anche aspramente ma alla fine si trova una sintesi. Durante queste settimane di campagna per Renzi ho raccolto, proposte, riflessioni, di cittadini iscritti e non iscritti al Pd. C’è la consapevolezza che il Pd e il Paese hanno ancora bisogno di Matteo, del suo coraggio della sua determinazione, della sua capacità di interpretare il mondo di oggi. Daremo come sempre una grande prova di democrazia. Un minuto dopo però, dobbiamo ritrovare l’unità, superare le polemiche e correggere qualche distorsione, qualche eccesso di individualismo che pure in provincia di Caserta abbiamo registrato e che può nuocere al nuovo Pd che vogliamo costruire». Graziano rilancia l’hashtag #votomatteoperché: «Dobbiamo costruire un Paese che guardi al futuro, una nuova Ue e un partito che sia punto di riferimento per il territorio». Stesso hashtag anche per l’eurodeputata Pina Picierno: «#votomatteoperché abbiamo bisogno della sua energia per continuare sulla strada delle riforme; abbiamo bisogno di un Pd forte che sappia affrontare le grandi sfide che abbiamo davanti».


Per la mozione Orlando la deputata Camilla Sgambato è stata ad Alvignano con i candidati del collegio di Piedimonte e posta: «A goccia a goccia si fa il mare. C’è una bella voglia di voltare pagina con Andrea Orlando». Il coordinatore della mozione, l’assessore del capoluogo Franco De Michele, traccia il bilancio: «Abbiamo raccolto sostegno su tutto il territorio - dice - Ci aspettiamo un risultato molto positivo, anche in linea con quello della convenzione: oltre il 30 per cento sarà un successo in una provincia militarizzata dai renziani. Del resto sono primarie strane, che si tengono in pieno ponte e senza grande battage, molto dipenderà proprio dalla partecipazione». Riflettori puntati anche sulla mozione Emiliano, che sembra poter «godere» del sostegno della parte renziana legata al consigliere regionale Oliviero. Atteso un risultato a due cifre in particolare nel collegio del litorale che comprende Sessa e Mondragone. «Oggi è il tempo per tanti amici del Pd di prendere posizione, di credere che possiamo cambiare il partito in provincia di Caserta, di liberarlo da ingorde ambizioni e di aprirlo al servizio esclusivo della nostra società», chiosa il coordinatore provinciale della mozione Gennaro Falco. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino