La principessa Belmonte «spodesta» Pertini dalla piazza

La principessa Belmonte «spodesta» Pertini dalla piazza
Sandro Pertini spodestato della piazza. Strano ma vero. La piazza ad...

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Sandro Pertini spodestato della piazza. Strano ma vero. La piazza ad Orta di Atella intitolata all’ex presidente della Repubblica ritorna all’odonimo originale, Piazza Principessa Belmonte. E arrivato il decreto della prefettura di Caserta dopo il parere favorevole della Società di Storia Patria «Terra di Lavoro» di Caserta e quello del ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo - Sopraintendenza di Caserta che, però, aveva chiesto la verifica dell’esistenza di altre piazze o strade nei pressi del Santuario. Il tutto era partito da una mozione dei consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle che avevano raccolto una petizione di numerosi ortesi, i quali chiedevano il ripristino dell’originale odonimo legati alla leggenda della Principessa Belmonte. La vicenda trae origine da un’antica leggenda popolare che i Grillini hanno portato all’attenzione del Consiglio comunale (mozione votata all’unanimità) e dell’amministrazione comunale, anche per venire incontro alla richiesta dei cittadini di non far scomparire le antiche tradizioni della cittadina dell’Atellano. Quanto ci sia di vero, questo non è dato sapere. Trattasi pur sempre di leggenda che narra di questa nobildonna napoletana, realmente esistita, tale Paolina Pignatelli Aymerique Pinelli, che nel 1833 sposò Angelo Granito (1782-1861), 5° marchese di Castellabate e barone di Rocca Cilento. Alla principessa che era gravemente malata presso l’Ospedale Incurabili di Napoli, le apparve un fraticello che la invitò ad alzarsi dal letto e seguirlo, promettendogli in cambio una miracolosa guarigione. «Insieme - il racconto è stato trascritto nella delibera di giunta - camminarono per diverse ore finché giunsero dinanzi ad un tabernacolo in aperta campagna (Antica Atella), sul cui muro vi era l’antico dipinto di una effige della Madonna in trono, venerata dagli Angeli (Madonna degli Angeli). La Principessa, nel momento in cui vide la Madonna, quasi in estasi, si lasciò cadere per terra in ginocchio, ringraziando la Vergine con un commovente, forte abbraccio poiché ne avvertì la celestiale presenza e nel contempo di aver ottenuto la guarigione promessale dal fraticello (Fra Salvatore da Horta deceduto molti anni prima già in odore di santità, infatti gli erano stati attribuiti alcuni miracoli)». E in segno di gratitudine nei confronti della Vergine Maria e del Beato Salvatore, la principessa Belmonte per la miracolosa guarigione fece edificare sui confini di Atella una chiesa (attualmente Santuario San Salvatore) con annesso convento francescano omonimo, allora come oggi, officiato dalla comunità religiosa dei Frati Minori. Ora però, l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Giuseppe Mozzillo, dovrà trovare una nuova piazza a Sandro Pertini, il presidente più amato dagli italiani.
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Il Mattino