CASERTA - «Mario Landolfi non ha mai appoggiato il clan La Torre, e ciò nel periodo in cui ne sono stato il capo, ovvero dagli anni '80 fino almeno al 2003». Lo ha detto...
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La Torre decise di collaborare con la giustizia nel 2003. Poco dopo, però, gli fu revocato il programma di protezione per un'estorsione ai danni dell'imprenditore Giuseppe Mandara, titolare dell'omonima azienda casearia. Il dibattimento nasce dalla stessa inchiesta in cui è imputato, ma presso un altro collegio dello stesso tribunale, l'ex parlamentare Nicola Cosentino. Secondo la Dda di Napoli, Landolfi avrebbe corrotto un consigliere comunale di Mondragone, nel 2004, facendolo dimettere un mese prima della scadenza del Consiglio del quale si impedì così lo scioglimento. In cambio gli avrebbe offerto un contratto di lavoro di tre mesi per la moglie nel consorzio «Eco4» e un posto nella futura giunta comunale. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino