Pizzo per i clan e per i «carcerati»: tra le vittime anche tre avvocati

Pizzo per i clan e per i «carcerati»: tra le vittime anche tre avvocati
I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Casal di Principe hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Casal di Principe hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Napoli, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di Salvatore Santoro, 35 anni, in atto detenuto presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere.

L’uomo è ritenuto responsabile di estorsione aggravata dal metodo mafioso. L'indagine, avviata nel dicembre 2016, ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dell’arrestato in ordine a 6 episodi estorsivi, di cui 2  consumati e 4 tentati, commessi nel periodo di Natale del 2016 nei confronti di imprenditori e avvocati di quel territorio, dai quali pretendeva cifre comprese tra i 2.000  e i 25.000 euro per conto degli «amici» del quartiere «La Riina» e dei «carcerati» di Casal di Principe. Santoro Salvatore è rimasto recluso presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere. Il 35enne, è emerso, è riuscito a farsi pagare solo da due imprenditori, tra cui il titolare di un supermercato, mentre dai tre avvocati da cui si è presentato non è riuscito ad ottenere nulla. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino