Raid a casa Zinzi, la pista della vendetta: piano preparato nei dettagli, caccia al basista

Raid a casa Zinzi, la pista della vendetta: piano preparato nei dettagli, caccia al basista
Caserta. Accanto alla porta di casa è rimasta la busta con i giocattoli. Forse, ieri mattina, Mara Zinzi aveva intenzione di uscire con la figlia, G., di tre anni e mezzo. Poi,...

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Caserta. Accanto alla porta di casa è rimasta la busta con i giocattoli. Forse, ieri mattina, Mara Zinzi aveva intenzione di uscire con la figlia, G., di tre anni e mezzo. Poi, invece, l'appartamento al primo piano di via Giotto - in un condominio circondato da aiuole, nella zona centrale di Caserta, qualche centinaio di metri dai giardini della Reggia - per quasi due ore si è trasformato nel contenitore di un incubo.




Ora il parquet è stato ripulito. Ma c'erano macchie di sangue dappertutto. La polizia scientifica se n'è appena andata. Angela Avecone, la cognata di Mara Zinzi e Lella, una cugina, stanno mettendo un po' in ordine. «Guardi, questa è una ciocca di capelli di mia cognata...».



Poi la ciocca finisce nella spazzatura. Alle pareti i ritratti a colori, stile Warhol, di Frank Sinatra e Audry Hepburn. Nel vano cucina, invece, proprio sotto lo sguardo di Elvis Presley e di Michael Jackson, ci sono i coltelli. Ora li hanno rimessi a posto: li avevano presi gli aggressori per terrorizzare e minacciare di morte («Se non ci dici dove sono i soldi sgozziamo te e la bambina»). Su un tavolinetto sono rimasti bracciali e collane - bigiotteria, a occhio e croce - abbandonati per le scale, durante la fuga.



Una rapina, sotto certi aspetti, anomala. Indagini a tutto campo: ovvio. Però ci si starebbe orientando su una pista, che condurrebbe a qualcuno che conosceva bene la casa e le abitudini della famiglia Avecone-Zinzi. Forse una persona che aveva lavorato in quella casa e che poi era stata licenziata. Si cerca un basista, potrebbe aver fatto da ponte con i rapinatori. Ma è da vedere.



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