Macerata Campania: rapina notturna in abitazione, medico e famiglia sotto choc

Congiuni e figli legati e imbavagliati

Indagini dei carabinieri
Si sono introdotti in casa e, con il volto coperto e sotto la minaccia delle armi, si sono fatti consegnare soldi, gioielli e oggetti preziosi. Momenti di terrore per L. N.,...

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Si sono introdotti in casa e, con il volto coperto e sotto la minaccia delle armi, si sono fatti consegnare soldi, gioielli e oggetti preziosi. Momenti di terrore per L. N., medico molto noto a Macerata Campania, e per la sua famiglia, vissuti nella notte di ieri nella loro abitazione, in pieno centro storico. Una banda di ladri ha compiuto una rapina su cui indagano i carabinieri della stazione di via Mazzini, agli ordini del comandante Alfonso Casuccio. I militari stanno cercando di ricostruire, anche con l'aiuto delle immagini del sistema di videosorveglianza, i dettagli del colpo, per tentare di dare un volto ai rapinatori.

Sono alla ricerca di un gruppo di professionisti: il modus operandi, la tecnica di intrusione e i tempi di esecuzione fanno escludere che ad agire possa essere stato un manipolo di sprovveduti. Secondo il racconto delle vittime, l'incursione sarebbe avvenuta quasi all'alba: in casa c'erano L. N., la moglie e i due figli; i ladri li avrebbero svegliati, immobilizzati e legati, così da poter agire indisturbati. Razziati soldi, gioielli e oggetti preziosi, si sarebbero dileguati nel buio. L'entità del bottino non è stato ancora quantificato, ma di certo il valore è ingente.

Probabilmente, ad attenderli, all'esterno dell'abitazione, c'erano dei complici che potrebbero aver agito da "pali" per tenere sotto controllo la situazione e favorire la fuga subito dopo aver compiuto la rapina. Sarebbero stato lo stesso L.N., terrorizzato per l'esperienza vissuta, a riuscire a liberarsi e a dare l'allarme. Sul posto, in pochi minuti, sono accorsi i carabinieri che hanno raccolto le testimonianze delle vittime, sotto choc. Subito dopo, hanno disposto posti di blocco lungo le principali arterie.

 

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Il Mattino