Cinque arresti di giovani spregiudicati e armati, specializzati in rapine nell'Agro Aversano, e un cittadino albanese "eroe", che sventa uno dei colpi. Per lui la Procura di...
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I militari hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip su richiesta della Procura che ha sede ad Aversa, per rapine aggravate e detenzione e porto illegale di armi.
L'indagine, condotta dai Carabinieri, anche attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali, ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico di tre dei cinque indagati in relazione a due rapine: la prima commessa la sera del 17 febbraio a Casapesenna, quando 4 persone con un quinto complice che fungeva da palo fecero irruzione con volto coperto e armate di pistola e coltelli all'interno dell'abitazione di due anziani coniugi, portando via circa 7mila euro in contanti e diversi oggetti in oro; la seconda commessa l'8 marzo, sempre a Casapesenna, presso un distributore di carburanti.
Per entrambi gli episodi i carabinieri avevano già eseguito, lo scorso 27 aprile, un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Napoli Nord nei confronti di altre persone, indagate a vario titolo.
C'è poi la circostanza del cittadino albanese "eroe", che ricorda - fortunatamente con epilogo diverso - la storia tragica di Anatolij, il cittadino ucraino ucciso nel napoletano mentre tentava di fermare due rapinatori (poi arerstati dai carabinieri) in un supermercato.
In questo caso il cittadino albanese "salva" un supermercato di Villa di Briano, sempre in provincia di Caserta, da una rapina studiata e premeditata da parte della banda che negli ultimi mesi stava seminando il panico nell’area dell’agro aversano.
Un’azione eroica quella dell’uomo che non ha esitato a bloccare il rapinatore armato di fucile, mettendolo poi in fuga.
Il Mattino