Centrale di monitoraggio ambientale della Regione alla Reggia di Carditello

Centrale di monitoraggio ambientale della Regione alla Reggia di Carditello
Una centrale di monitoraggio ambientale ad alta tecnologia sarà allestita nella Reggia di Carditello, sito borbonico nel comune di San Tammaro in provincia di Caserta. Ne...

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Una centrale di monitoraggio ambientale ad alta tecnologia sarà allestita nella Reggia di Carditello, sito borbonico nel comune di San Tammaro in provincia di Caserta. Ne dà notizia il vicepresidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola.

«Nella seduta del 4 maggio 2021 - dichiara Bonavitacola - la Giunta regionale ha approvato la costituzione di un importante organismo per il monitoraggio ambientale a livello regionale: si tratta di una Centrale operativa che sarà allestita presso la Reggia di Carditello, sede prestigiosa, ubicata in un territorio sensibile della provincia di Caserta, messa a disposizione dalla Fondazione Carditello. La centrale avrà il compito di coordinare e integrare le azioni dei differenti soggetti regionali operanti in materia di monitoraggio e controllo del territorio e dell'ambiente. La Centrale gestirà una piattaforma digitale cui confluiranno tutti i dati raccolti dai singoli organismi (Arpac, Istituto Zooprofilattico, Sma Campania, Dipartimenti Asl, Università) che, per la prima volta, utilizzeranno un linguaggio comune».

Il progetto, elaborato dall'Unità di coordinamento ambientale istituita in fase post lockdown dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, prevede un finanziamento di 7 milioni di euro destinati alle diverse azioni previste a supporto della Centrale: sistema informativo ambientale; potenziamento rilevazioni aeree mediante droni e utilizzo d'immagini satellitari; impianti di rilevazione polveri sottili in aree critiche; apparecchiature di campionamento ed analisi corpi idrici e contaminanti del suolo. «Il monitoraggio dinamico sulle diverse matrici ambientali rappresenterà un'avanzata e aggiornata base di supporto per le strategie regionali d'intervento sul territorio, perseguendo un ordine di priorità fondato su dati scientifici e oggettivi nell'approccio al delicato tema del rapporto fra inquinamento e salute», conclude Bonavitacola.

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Il Mattino