Reggia di Caserta, 16mila visitatori ​ma personale all'osso per le quarantene

Reggia di Caserta, 16mila visitatori ma personale all'osso per le quarantene
Un risultato più che incoraggiante, nonostante i molti problemi: alla Reggia, tra il 20 e il 31 dicembre (nonostante la chiusura di Natale, comune a tutti i musei dello...

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Un risultato più che incoraggiante, nonostante i molti problemi: alla Reggia, tra il 20 e il 31 dicembre (nonostante la chiusura di Natale, comune a tutti i musei dello Stato) sono arrivati 16.000 visitatori.

«L'intenso flusso turistico riscontrato nei giorni compresi fra Santo Stefano e l'ultimo dell'anno è stato affrontato con non poche difficoltà dal museo perché l'ordinaria, atavica carenza di personale è stata aggravata dal numero delle quarantene determinate da casi di positivi in famiglia e dai certificati di malattia per chi ha ricevuto la terza dose dei vaccini», ha spiegato il direttore Tiziana Maffei. Che ha aggiunto: «Una situazione anche perché, in due anni, la Reggia ha perduto, per i pensionamenti, oltre cinquanta unità di vigilanza. Speriamo che questa criticità possa essere superata, entro la primavera, con la conclusione del concorso del Mic per assistenti alla vigilanza e accoglienza e, dunque, con l'immissione di nuovo personale». 

Il bilancio dell'anno che si è appena concluso è stato, comunque, positivo per il Museo che ha migliorato l'immagine degli Appartamenti con costanti interventi di conservazione e con l'apertura di nuove prospettive spaziali, che «non solo consente di percepire l'immensità degli ambienti, ma - come osserva la stessa dg - avvicina il pubblico alla complessa funzionalità di una corte all'epoca formata da oltre tremila persone». Intanto, si guarda già alla sfida del Pnrr che «sarà grande ma piena di opportunità per il monumento». Per il 2022, secondo il direttore, il lavoro di tutto lo staff museale s'intensificherà in modo esponenziale, per consolidare l'attività di restauro che ha caratterizzato gli ultimi anni. 

Sono in programma, infatti, lavori al Parco Reale, ai servizi di accoglienza (compresi i bagni del Parco), al Teatro di corte e a tutta l'ala ovest, la cosiddetta Galleria degli Specchi, restituita al Museo nel 2015, che costituirà il nuovo spazio espositivo della Reggia. E, mentre si aprirà presto al pubblico la Peschiera dove si stanno completando i lavori di restauro, proseguirà l'allestimento della collezione nell'ala ottocentesca, dove è terminato il restauro dei pavimenti e dei mobili di epoca murattiana. «Il 2021 è stato, per noi, una durissima prova. Con passione e professionalità, nonostante intoppi e impedimenti di vario genere, abbiamo portato avanti osserva il direttore Maffei - gli ambiziosi e molto complessi progetti che coinvolgono il nostro istituto. Gli ultimi trenta giorni, per la maggior parte del personale tecnico e amministrativo, sono stati oltremodo faticosi: proprio per questo è stato fatto un lavoro straordinario per assicurare l'avvio delle attività in programma nel 2022. L'auspicio ora, per il museo e il suo territorio, è che quello appena iniziato possa essere l'anno di un lavoro comune, durante il quale si possano cogliere e mettere a frutto le straordinarie potenzialità culturali, economiche e d'innovazione della Reggia». 

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Il Mattino