Film hard con minori, arrestato a Tenerife attore-regista porno

Film hard con minori, arrestato a Tenerife attore-regista porno
Attore e regista di film porno. Autodidatta che ripagava i minorenni, le «star» dei suoi filmati, con qualche sniffata di cocaina. È allarmante, squallido il...

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Attore e regista di film porno. Autodidatta che ripagava i minorenni, le «star» dei suoi filmati, con qualche sniffata di cocaina. È allarmante, squallido il quadro costruito dalla Procura di Napoli intorno alla figura di Nicola Fiorillo, 48enne di Trentola Ducenta, scappato dal Casertano a maggio e arrestato, ieri, all'aeroporto di Tenerife.

 
Voleva fuggire in Brasile e costruirsi una nuova vita. Ché di denaro per cominciare da zero evidentemente ne aveva: forse lo ha ricavato dal mercimonio che avrebbe fatto dei filmini hard con protagonisti i minori. E di video ne aveva a migliaia. I carabinieri nel suo pc ne hanno trovati circa quattromila. Tutti ritraggono amplessi sessuali tra ragazzini e uomini di mezza età. In quaranta di quei video, come detto, è lo stesso Fiorillo uno dei protagonisti. Scene assurde in cui abusa di ragazzini, scene che hanno fatto scattare il mandato d'arresto europeo eseguito ieri dalla Udyco central della polizia spagnola, poco prima che si imbarcasse per il sud America. A Copacabana forse aveva programmato di rifarsi una vita, magari col denaro dei video che presumibilmente ha messo in rete, in canali illegali dove bazzicano pervertiti di ogni sorta disposti a pagare pur di accedere ai canali della pedopornografia. Su internet i depravati riescono a trovare i modi per rispondere agli istinti più bassi. Fiorillo, secondo l'accusa, da un lato alimentava quel mercato, dall'altro ne era protagonista. Quando si è reso conto che per lui era finita, ha tagliato la corda. Era il maggio scorso. Ma sulle spiagge bianche all'ombra del Cristo brasiliano non ci andrà. Per ora è in carcere a Tenerife, ma a breve inizieranno le procedure per l'estradizione nel nostro Paese. Dove, il pool reati sessuali diretto da Raffaello Falcone, sostituto Cristina Curatoli, intende processarlo per i gravissimi reati di cui risponde. Le indagini dei carabinieri della compagnia di Aversa, diretti dal maggiore Terry Catalano, sono iniziate dopo alcune segnalazioni. Sul pc del 48enne i militari ritrovarono quattromila file di natura pedopornografica e i quaranta filmini in cui Fiorillo fa sesso con decine di minorenni del suo paese. Uno scenario inquietante in una cittadina in cui, pochi mesi fa, anche il prete fu allontanato dalla parrocchia principale per un'accusa di molestie su minori. Ma Fiorillo avrebbe fatto peggio, molto peggio. Arrivando a dare della droga a dei ragazzini pur di rispondere ai suoi istinti e poi, presumibilmente, lucrare su quei filmati.
CASE FAMIGLIA E SESSO

Nelle stesse ore in cui, ieri, la polizia spagnola bloccava il presunto pedofilo di Trentola Ducenta a Tenerife, nel basso Lazio scattavano gli arresti per tre uomini tra i 40 e i 50 anni che avrebbero avuto rapporti sessuali a pagamento con minorenni ospiti di case famiglia sul Litorale Domitio. I tre, residenti tra Formia e Gaeta, ha ricostruito la Procura, ripagavano i ragazzini, il maggiore aveva appena 15 anni, con ricariche telefoniche, pacchetti di sigarette e birre. Uno scenario di miserrimo squallore che si ricollega all'allarme lanciato da un sacerdote nell'autunno scorso. Quando, per l'appunto, si parlò insistentemente di un giro di prostituzione minorile con al centro i ragazzini bulgari che vivono nei ghetti di Mondragone. Di prove che quel giro esistesse non se ne trovarono, tuttavia per settimane sembrò essere scoppiata una sorta di psicosi con segnalazioni che piovevano da ogni fronte. Non è escluso che i due fenomeni siano collegati. Per ora quello emerso è un giro che ruota attorno ai minori affidati alle case famiglia che riuscivano ad allontanarsi per ore per incontrare i propri «clienti». Nessun operatore cui era delegata la cura e la custodia dei ragazzi sottratti a contesti familiari problematici si sarebbe accorto di nulla. Ma la distrazione in un settore come quello dell'accoglienza dei minori, che spesso dimostra falle evidenti e casi limite come quello di Bibbiano, è quantomeno allarmante.
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Il Mattino