Ribaltone giudiziario, Morico condannato: è il «re» del pane

Ribaltone giudiziario, Morico condannato: è il «re» del pane
«Ribaltone» giudiziario. Giovanni Morico, il «re» del pane, è stato condannato a sei anni e otto mesi di carcere per concorso esterno in...

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«Ribaltone» giudiziario. Giovanni Morico, il «re» del pane, è stato condannato a sei anni e otto mesi di carcere per concorso esterno in associazione mafiosa. Per i giudici avrebbe favorito la camorra del clan dei Casalesi, cartello Schiavone ma anche Zagaria.

Decisive, probabilmente, le dichiarazioni in aula del nuovo collaboratore di giustizia del clan dei Casalesi, Nicola Schiavone, il primo dei sette figli di Francesco Schiavone «Sandokan». Una sorta «punta di diamante» da cui partire, per gli inquirenti, che sulla base delle sue nuove dichiarazioni stanno riaprendo «cold case». Sul conto dell’imprenditore del pane che ha costruito una fortuna con il logo «Morico» e i vari franchising, Schiavone jr da Casal di Principe aveva raccontato, appena due mesi fa: «Giovanni Morico ha messo a disposizione il marchio a noi esponenti per darci la possibilità di investire in attività lecite all’apparenza. Ciò voleva dire che nel caso di Nicola Del Villano, siccome aveva fatto una lunga carcerazione, quando è uscito da galera ha aperto il negozio del pane per darsi una parvenza agli occhi della polizia che fosse uscito dal giro. Ma Del Villano è rimasto sempre nel clan». E ancora: «Fu così che a San Cipriano, Del Villano gestì Voglia di Pane». Difeso dagli avvocati Giuseppe Stellato e Paolo Raimondo, Gianni Morico in primo grado era stato assolto «perché il fatto non sussiste» dai giudici del tribunale di Santa Maria Capua Vetere.

La procura Antimafia di Napoli, tre anni fa - pm Alessandro D’Alessio e Maurizio Giordano - lo aveva incriminato per concorso esterno e riciclaggio. Ora, per lui, potrebbe scattare l’arresto. Ieri, in corte di Appello a Napoli, è stato condannato anche il fratello, Vincenzo Morico (difeso dal legale Angelo Raucci) a 2 anni e 4 mesi. Stessa pena per Salvatore Ruocco che, come Vincenzo Morico, in primo grado aveva incassato la condanna a 4 anni a Santa Maria. Meglio per Mario Maio, condannato a 4 anni. Difeso dall’avvocato Paolo Di Furia, in primo grado era stato condannato a 5 anni e 4 mesi. Pasquale Fontana, invece, è stato condannato a 14 anni di reclusione in continuazione. Difeso dal legale Nando Letizia, in primo grado aveva ottenuto 7 anni. La sentenza verrà impugnata. Infine, per Nicola De Villano sono stati inflitti 11 anni. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino