Rifiuti, ultimatum al Comune: Ecocar pronto allo sciopero

Rifiuti, ultimatum al Comune: Ecocar pronto allo sciopero
Raccolta rifiuti, dipendenti Ecocar pronti a incrociare le braccia. Di nuovo. Lo sciopero, proclamato per il prossimo 12 febbraio, verrà revocato solo se l'azienda...

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Raccolta rifiuti, dipendenti Ecocar pronti a incrociare le braccia. Di nuovo. Lo sciopero, proclamato per il prossimo 12 febbraio, verrà revocato solo se l'azienda accetterà di incontrarli entro martedì.


La richiesta di convocazione urgente da parte di Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Fiadel accende i riflettori sugli stipendi di gennaio, sul mancato versamento dei fondi previdenziali, sui carichi di lavoro, sull'organizzazione dei servizi, sulla mancata sostituzione dei cassonetti rotti e sulle condizioni di inefficienza del parco macchine. Ma non solo. I rappresentanti sindacali rivendicano risposte anche sul futuro della Ecocar che, come è noto, è commissariata da un anno. Sul consorzio pende infatti anche il rischio di una penale (pari a circa 5,6 milioni di euro) che il Comune di Caserta intende applicare, così come previsto dal protocollo di legalità per le attività colpite da interdittiva antimafia, e che comporterebbe il congelamento di tre canoni mensili oltre il versamento dell'intera polizza assicurativa. Una sanzione non dovuta invece secondo i commissari che gestiscono il consorzio, in virtù del fatto che l'interdittiva emanata dalla Prefettura di Latina a poche settimane dalla scadenza dell'appalto e quindi, se riconosciuta, andrebbe applicata al limite sull'ultima tranche e non sull'importo complessivo della gara. Sul caso i commissari hanno consultato anche un legale e inviato il suo parere al Comune che non ha ancora sciolto le riserve. Se le parti non troveranno una intesa al riguardo, l'ultima parola spetterà al Ministero dell'Interno. Nel frattempo la Ecocar ha fatto sapere che, in caso di applicazione della penale, sarebbe costretta a una interruzione immediata delle attività a causa delle difficoltà economico. Un braccio di ferro i cui effetti stanno colpendo innanzitutto i 180 lavoratori che anche questo mese rischiano di veder slittare ad oltranza il pagamento degli stipendi. Solo pochi giorni fa, dopo aver messo in campo una parziale sospensione del servizio che si è protratta per una settimana, hanno percepito infatti le retribuzioni di dicembre. Da qui la presa di posizione e la proclamazione della nuova giornata di sciopero che, fanno sapere, rappresenterebbe soltanto uno step della protesta. Martedì verrebbero pertanto garantiti soltanto i servizi minimi essenziali mentre gran parte dei rifiuti resterebbe in strada.
 
A indispettire i lavoratori c'è anche l'assenza di confronto con l'azienda che si protrae, si legge nella nota, dal settembre scorso. «Sappiamo che i commissari sono chiamati ad occuparsi soltanto della gestione ordinaria spiegano le sigle sindacali ma troviamo inaccettabile questo silenzio. Sono sei mesi che chiediamo un incontro». Dal canto suo la Ecocar ha già fatto appello ai cittadini a non esporre i rifiuti in strada, in via precauzionale, nella serata di lunedì per ridurre al minimo i disagi qualora lo sciopero dovesse essere confermato. A Palazzo Castropignano intanto assessori e dirigenti sono al lavoro per definire il dopo Ecocar.


Fermo restando la volontà espressa dai commissari di mettere fine alle proroghe che si susseguono da un anno e che si sono rivelate antieconomiche per il consorzio, l'amministrazione dovrà valutare l'ipotesi di un nuovo bando di gara, di un affidamento temporaneo o avvalersi di qualche ditta che gestisce il servizio di igiene urbana in uno dei comuni limitrofi. Tutto ciò tenendo conto dell'inchiesta, avviata nel novembre scorso e tutt'ora in corso, dei magistrati della Dda che ha messo in stand by la gara, in via di aggiudicazione, per la gestione del servizio di igiene urbana. Una vera e propria situazione di emergenza che, unita all'ultimatum lanciato dai commissari a gennaio, suggerisce all'Ente una corsa contro il tempo per scongiurare nuovi disagi e disservizi in città.
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Il Mattino