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Partito con un gran successo di pubblico, nell'atmosfera magica del Real sito di Carditello, il Natale che verrà è già fatto di luci, di bagliori e di suoni, di note gospel, jazz e soul. Intanto, dopo il sold out del primo weekend di dicembre, gli occhi sono puntati sul prossimo fine settimana. Sabato 16, alle 18.30, si inizia con la visita serale guidata al galoppatoio, alle meridiane, alla cappella reale, al tempietto, alla mostra presepiale e alla sala monta. Qui, alle 19.30 inizierà il concerto "Swing & Gospel Night" di The Caponi Brothers Swing Orchestra nell'ambito della manifestazione "Città sotto la città". Domenica 17, alle 10.30, "Natale nel mondo", spettacolo teatrale e laboratori creativi de La Mansarda teatro dell'Orco.
Per i Borbone le festività natalizie erano sacre e grande era la tradizione presepiale. La mamma e il papà di Ferdinando IV, che il Real sito fece realizzare da Francesco Collecini, erano cultori del presepe. Si narra che amassero anche realizzare personalmente i pastori. «Si deve al vivo sentimento religioso di Carlo e di Maria Amalia dice Domenico Russo, storico dell'arte presepiale se a Napoli si realizzarono presepi magnifici. Carlo amava gli aspetti poetici della vita familiare e favoriva tutte le forme di attività artistica e artigianale. Il suo incontro con la tradizione del presepe fu perciò felicissimo. In pochi anni gioiellieri, orefici, costruttori di strumenti musicali, ceramisti, intagliatori, scultori e architetti napoletani presero a dedicarsi con grande cura e grande precisione alla riproduzione in piccolo di tutti gli aspetti della vita quotidiana di un popolo, mentre nei monasteri e nella Reggia, per mano della regina stessa, si lavorava a confezionare vestitini, a ricamare stoffe, ad applicare trine».
Lunedì 18, alle 9, accoglienza della "Luce della pace" da Betlemme.
«Tanti eventi per famiglie ha detto Maurizio Maddaloni, presidente della Fondazione Real sito di Carditello (nella foto in basso) nel segno delle tradizioni di Natale, ma soprattutto un momento fortemente simbolico per accogliere la nostra comunità a Carditello e condividere valori e progetti della Fondazione. Puntiamo a diventare un vero e proprio punto di riferimento per la gestione del territorio e un incubatore di imprese agricole, culturali e turistiche. È solo il primo passo, nell'ambito di una complessa strategia di sviluppo che stiamo mettendo in campo con la nuova governance.
L'obiettivo è realizzare un ecosistema Carditello, creando nuovi format originali per i visitatori e favorendo in futuro anche l'aggregazione degli altri siti borbonici presenti sul territorio. Una sfida ambiziosa che, da una parte, conferma l'antica vocazione della Reggia, ispirata dal genio dei Borbone, e dall'altra rafforza il nostro ruolo di attrattore turistico nel cuore verde della Campania Felix».
Sabato 6 sarà festa con La Befana a Carditello, spettacolo teatrale e laboratori creativi curati da La Mansarda mentre domenica 7 gennaio si chiuderà con un concerto di musica da camera. Alle 17, il duo Kanlin Liang al flauto e Dario Palomba alla chitarra diretti da Valeria Lambiase.
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Il Mattino