Corrotti con una escort cubana: cinque condanne, ma non fu camorra

Corrotti con una escort cubana: cinque condanne, ma non fu camorra
C'è stato un tempo in cui gli appalti si compravano con una avvenente escort latina anziché con la «classica» bustarella. Quel tempo si è...

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C'è stato un tempo in cui gli appalti si compravano con una avvenente escort latina anziché con la «classica» bustarella. Quel tempo si è vissuto a Santa Maria a Vico e da ieri lo stabilisce una sentenza, emessa in primo grado, che condanna un ex vicesindaco, un colonnello dell'Esercito e un tecnico per una vicenda collegata all'ex «re» degli appalti sanitari, Angelo Grillo.

In serata, dopo una lunga camera di consiglio, il tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha condannato l'ex vicesindaco con delega all'Ecologia, Ernesto Savinelli (nella foto), suo cognato Angelo Piscitelli, colonnello dell'Esercito che all'epoca era componente del commissariato per l'emergenza rifiuti, e l'ex responsabile del Rup, Pio Affinita, a quattro anni e mezzo di carcere a testa. Sentenza di colpevolezza e condanne tra l'anno e sei mesi e l'anno e quattro mesi per Raffaele Caduco e Pasquale Valente, entrambi ex dipendenti della ditta «Fare l'Ambiente» dell'imprenditore-camorrista Angelo Grillo, condannato due anni fa all'ergastolo per omicidio e ritenuto socio del clan Belforte. Le accuse formulate dal sostituto procuratore Antimafia Luigi Landolfi e ritenute valide dai giudici della prima sezione penale, collegio C, presieduto da Roberto Donatiello, vanno dalla corruzione al favoreggiamento della prostituzione.

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È caduta invece l'aggravante del metodo mafioso che pure era contestata ai tre principali imputati. Fu l'ex segretaria di Angelo Grillo, poi sua principale accusatrice, a ricostruire i retroscena di quella che sarebbe stata la manovra per fare in modo che l'ex «Paperone» di Marcianise riuscisse a mettere le mani sul servizio di nettezza urbana nel comune di Santa Maria a Vico. Il do ut des si sarebbe concretizzato anche con l'assunzione di una parente dell'ex vicesindaco e di un familiare del colonnello dell'Esercito. La notte di sesso con la cubana sarebbe stata usata per corrompere il tecnico del Rup. La vicenda fu ricostruita dall'ex segretaria di Grillo nel 2014. «Grillo conobbe Piscitelli perché faceva parte del commissariato di governo per l'emergenza rifiuti e tramite lui entrò in contatto con il vicesindaco. Per l'offerta di gara, fu lui a suggerirci di indicare in busta una cifra a massimo ribasso». Ci furono degli incontri per l'accordo, poi Grillo, secondo la donna, «invitò Affinita a cena a Roma e dopo, in albergo, gli fece trovare la ragazza, una escort cubana».
ma.lig.
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Il Mattino