Schiaffi a un disabile per vendetta, in quattro in fuga nel Casertano

Schiaffi a un disabile per vendetta, 4 in fuga
Un ragazzo autistico picchiato per vendetta, un cane ucciso, un fratello che non sa darsi pace e una denuncia per quattro balordi che hanno le ore contate. È una storia che...

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Un ragazzo autistico picchiato per vendetta, un cane ucciso, un fratello che non sa darsi pace e una denuncia per quattro balordi che hanno le ore contate. È una storia che nessuno mai vorrebbe raccontare, ma che invece entra a pieno titolo nel vortice della cronaca. Bisogna però tornare indietro nel tempo. È domenica sera e un ragazzo di 28 anni esce a spasso con il suo cane. Ma il cane viene investito da un’auto. Lui, non aveva fatto in tempo a tirarlo verso di sè con il giunzaglio. Così, il cagnolino è morto sul colpo. Tutto succede in via Galileo Galilei a Trentola Ducenta. Poi, l’epilogo disastroso. È bastato un attimo, la perdita di lucidità e il padrone del cane è salito in moto e ha inseguito l’autovettura-pirata con a bordo quattro ragazzi. Ha tentato di fermarli, lanciando ingiurie e offese; i quattro occupanti della vettura, tutti ragazzi fra i 20 e i 24 anni, avevano preso la direzione di San Marcellino, fuggendo da quella reazione del ventottenne.


Stando al racconto del ventottenne, però, i quattro sarebbero poi tornati in zona e si sarebbero presentati davanti casa sua, trovando però il fratello più piccolo, di 21 anni, con un lieve disturbo dello spettro autistico.

Il poverino sarebbe stato picchiato dai quattro per ripicca, per il semplice gusto di farla pagare al fratello. Subito dopo sarebbe scattata la fuga dei quattro. Quando però il ventottenne è tornato a casa, ha visto il fratello in lacrime e ha chiesto il perché di quell’atteggiamento. Il ventunenne ha subito confessato di essere stato picchiato dai quattro ragazzi che avevano ucciso il loro cane.


Immediata è scattata la denuncia ai carabinieri della stazione di Trentola Ducenta. Le indagini sono serrate e non lasciano nulla al caso, sotto la supervisione del reparto territoriale di Aversa diretto da Antonio Forte. Di mezzo c’è un ragazzo con disturbi del comportamento finito al centro di un’inaudita violenza per dei motivi inutili e futili. È possibile che stiano circolando dei video sul pestaggio. Frame che potrebbero finire nelle mani dei carabinieri, i quali vogliono chiudere il cerchio e identificare i quattro teppisti. Si tratterebbe di una banda di giovani scalmanati che impegnano il tempo a correre in auto attraversando a folle velocità le strade del paese. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino