Scossa in Molise, a Teano crolli dal campanile

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TEANO. Paura nella notte nel borgo medioevale di Teano dove, dal Campanile dell’Annunziata, alto oltre 50 metri e assurto ormai a simbolo della città, sono cadute pietre di grossa dimensione e pezzi di cornicione. «Il rumore dei sassi sui tetti di casa, i lampadari che si muovevano e poi il tonfo in strada: tutto questo poco dopo la mezzanotte», questo il raccontano di alcuni residenti, che indurrebbe a ricondurre l’evento agli attimi della scossa sismica di 4.7 avvenuta in Molise e abbondantemente percepita dalla Puglia a Napoli e quindi anche nell’Alto casertano. Tanta paura ma per fortuna nessun danno a persone o cose, mentre la via che tagli in due la città è stata chiusa al traffico. Sul posto in mattinata sono giunti la polizia municipale, il vicesindaco Alessandro Pinelli, personale dell’Ufficio tecnico comunale e dirigenti. I vigili del fuoco di Caserta, del distaccamento di Teano, con l’ausilio di una scala mobile hanno provveduto a verificare la solidità degli intonaci, degli stucchi e delle pietre in tufo dei cinque ordini di cornicioni, eliminando elementi instabili di piccola e media grandezza dal rivestimento dell’imponente struttura. Un colosso che domina la città, il Campanile centrale, innalzato negli anni 1502-1503 e i cui ultimi interventi di ristrutturazione, sulla cui opportunità e modalità di esecuzione ora si discute, risalgono alla fine degli anni ’90.  Infatti, il problema dei crolli, che tra l’altro si ripetono periodicamente e sempre più di frequente, destano notevoli preoccupazione tra i residenti e costituiscono di fatto pericolo per la pubblica e privata incolumità per gli automobilisti e per i pedoni che numerosi attraversano corso Vittorio Emanuele II, caratterizzato dalla presenza di diversi esercizi commerciali. Il precedente più recente risale ad appena il 31 ottobre dello scorso anno quando, a venire giù e invadere letteralmente la sottostante strada, furono molti frammenti delle caratteristiche maioliche gialle e verdi che rivestano la cuspide che spicca dal sottostante elemento costruttivo ottagonale dell’antico pero. Anche in quel caso la strada fu chiusa al traffico; per ben due mesi. In tale occasione si ritenne di risolvere il problema calando una rete elastica sulla guglia. Nello stesso tempo fu raccolto materiale fotografico e video «con l’uso di un drone», come tenne a comunicare l’ex sindaco Nicola Di Benedetto, per valutare lo stato di salute del Campanile. Ma la soluzione provvisoria che si ritenne di adottare, la calza elastica di contenimento, con una spesa di circa 40mila euro, non è servita purtroppo ad evitare il ripresentarsi del problema che ora dovrà essere risolto in via definitiva.
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Il Mattino