«Segregata in casa e picchiata», anziana chiama i carabinieri e denuncia la nipote

L'86enne portata in una struttura di assistenza, la nipote accusata di maltrattamenti

«Segregata in casa e picchiata», anziana chiama i carabinieri e denuncia la nipote
Aveva già denunciato e si era allontanata da casa per evitare di essere maltrattata e per poter essere libera, anche soltanto di uscire per qualche minuto. Sì,...

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Aveva già denunciato e si era allontanata da casa per evitare di essere maltrattata e per poter essere libera, anche soltanto di uscire per qualche minuto. Sì, perché l'anziana che ieri è riuscita a denunciare la nipote con la quale viveva, era segregata in casa, costretta a rimanere tra le pareti domestiche da giorni, settimane. E doveva subire botte e maltrattamenti fisici ma anche psicologici da chi l'avrebbe invece dovuta accudire.

Questo quanto emerso ieri mattina, questo quanto raccontato dall'ottantaseienne ai carabinieri, che hanno raccolto la querela presentata dall'anziana e hanno denunciato la nipote di 41 anni per maltrattamenti contro familiari o conviventi. Una pesante accusa dalla quale la congiunta, ora in stato di libertà, dovrà difendersi davanti ai giudici in tribunale.

Una pesante accusa che è arrivata alle forze dell'ordine ieri mattina quando la pensionata, approfittando della momentanea assenza della nipote - una single disoccupata che percepiva il reddito di cittadinanza -, è uscita dall'appartamento in via D'Elena a Caserta, ha allertato i vicini chiedendo di poter usare un cellulare e ha composto il 112. Immediata una pattuglia si è presentata nell'appartamento segnalato e da qui è iniziato il percorso di "liberazione" dell'anziana.

Ai militari ha raccontato la sua esperienza e ha chiesto il loro aiuto per essere allontanata da quella casa che un tempo era sua ma che ora le sembrava solo una prigione. Alle divise ha detto che da diverse settimane era stata segregata in casa dalla nipote, dalla quale veniva quotidianamente picchiata e maltrattata. Che la stessa congiunta le aveva sottratto il cellulare per impedirle di avere contatti con il mondo esterno e che non aveva più la gestione del postamat e della sua pensione.

Le condizioni emotive della pensionata, le sue precarie condizioni di salute e i primi accertamenti effettuati dai carabinieri hanno portato alla denuncia nei confronti della 41enne e all'allontanamento dell'anziana (che pare non avere altro parente prossimo), che è stata accompagnata in una struttura per essere assistita. Una struttura simile a quella dove la donna si era recata già una volta in passato per sfuggire a sua nipote, ma dalla quale aveva fatto ritorno senza nemmeno capire come. Adesso, però, il suo calvario potrebbe essere finito grazie alla sua forza e all'intervento tempestivo dei militari dell'Arma. Il lavoro di questi ultimi invece non è terminato.
Dopo aver effettuato un primo sopralluogo nell'appartamento dell'anziana ed aver parlato con la nipote - che si è limitata a riferire che le parole della nonna non erano corrispondenti alla realtà -, i carabinieri hanno anche avuto la possibilità di ascoltare i vicini che, però, si sono detti sorpresi: la donna abitava con la nipote e mai avrebbero immaginato che in quella casa si stesse consumando un tale reato.


Ora l'attenzione degli investigatori è rivolta anche a conto corrente e libretto pensionistico dell'anziana per verificare e valutare possibili altre circostanze critiche.
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Il Mattino